Sofia Goggia balla scatenata: “Questa è una pietra miliare”

Sofia Goggia balla scatenata: “Questa è una pietra miliare”

Samba e felicità per Sofia Goggia, che dopo il trionfo di Beaver Creek ha espresso tutta la sua gioia con un balletto brasiliano, tra gli sguardi divertiti delle avversarie e del pubblico. Per la bergamasca è un successo cruciale dopo il lungo stop a causa dell’infortunio: un segnale soprattutto a se stessa. “Stamattina mi sono alzata molto gioiosa e mi sono detta: “Se arrivo al traguardo con luce verde faccio un balletto alla Braathen”, il problema è che non sono brasiliana ma italiana e di Bergamo e l’unica cosa che mi viene bene è fare la polenta…”, sono le parole riportata dalla Fisi.

L’analisi della gara: “Sono molto contenta di questa prestazione, rispetto alla discesa sono riuscita a sciare meglio, ho messo in pista un misto fra cattiveria agonistica, tecnica e tanto istinto. Sono grata per essere tornata a fare Coppa del mondo, è stata una sfida dura nei mesi scorsi, adesso sono ancora qui e all’infortunio non penso. Sono scesa con grande solidità, sapevo che dal momento in cui gli allenatori mi avevano mandato il video del supergigante, lo avevo sentito mio. Sapevo che dovevo stare attenta alle prime cinque porte per poi scatenare i miei cavalli e così è stato. Forse è stato uno dei miei più belli supergiganti di sempre”.

“La vittoria più importante è sempre la prossima, però chiaramente è una pietra miliare nel mio percorso. Devo ringraziare i dottori che il 5 febbraio erano pronti ad aspettarmi in ospedale per ridurre la frattura, il mio percorso è stato come l’operazione, ho rimesso insieme curva dopo curva, pezzo dopo pezzo, alla fine però sei i pezzi vengono messi bene insieme, escono cose straordinarie”.

Ringraziamenti generali: “Sono molto grata ai medici, alla mia famiglia, alla Federazione, alla Guardia di Finanza e ai miei fans che mi vogliono bene, anche quando vinco. Torno in Italia a distanza di un mese perchè ho bisogno di mangiare una bella matriciana tra due giorni e poi testa a Sankt Moritz”.


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