Sofia Goggia spaventa i suoi tifosi: “Pronta a fermarmi un anno”

Sofia Goggia spaventa i suoi tifosi: “Pronta a fermarmi un anno”

Sofia Goggia in una intervista al Corriere della Sera ha raccontato il suo difficile recupero dopo il grave infortunio subìto lo scorso febbraio a Ponte di Legno, quando si fratturò la tibia e il malleolo tibiale. La sciatrice bergamasca vuole rientrare presto, ma il dolore da affrontare è molto forte: “Devo capire come abbatterlo quando metto lo scarpone. Sperimenterò soluzioni in carbonio, sottili e su misura, da inserire tra calza e scarpone. Sono come parastinchi da calcio e dissipano le pressioni: devo trovare il set up per il training a Ushuaia”. 

Le prime sensazioni non sono state così positive: “Le ossa danneggiate per ora sopportano solo sedute blande. Io non mi lamento mai: con le ginocchia che mi ritrovo sarebbe impossibile sciare ad alto livello, ma ormai sono abituata. Ora è diverso: il dolore c’è. Il problema è la guaina del tendine tibiale anteriore, recisa per mettere la piastra: ha una parte adesa e una libera ed è quest’ultima che mi fa vedere le stelle”.

“Secondo il dottor Panzeri il dolore non passerà e dovrò gestirlo. Lavoro in palestra e faccio atletica, ma non posso ancora correre a causa delle parestesie che danno una percezione alterata della sensibilità”.

Se le cose non miglioreranno, Sofia potrebbe anche decidere di saltare una stagione, in ottica Olimpiadi 2026: “E’ lo scenario peggiore: saltare la stagione, levare le placche a novembre e lavorare nell’ottica dei Giochi 2026: è un’ipotesi da considerare. Però se troverò la quadra con scarpetta e scarpone tutto andrà in crescendo. Ed è ciò che mi auguro”.

Sofia ha ammesso di avere avuto paura quando ha rimesso gli sci: “Alle prime curve ho pianto sotto la maschera. È il peggior infortunio per come stavano andando le cose e per il momento della mia carriera. E la ripresa è la più dura.  Ho avuto un periodo di black out nel quale sì, ho pensato che non sarei più stata sciatrice d’alto livello. Ho patito terribilmente questo incidente”.


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