Stagione sciistica alle prese con il caro energia
Il caro energia rischia di far saltare il banco della prossima stagione sciistica.
L’argomento interessa tutto il settore produttivo ma è assolutamente vitale per il turismo invernale, che si basa sullo sci e sugli impianti di risalita che sono azionati elettricamente e come tali rappresentano il modo più sostenibile di fruire la montagna.
“Il costo dell’energia è aumentato anche di 6 volte rispetto ad agosto 2021 – commenta Valeria Ghezzi, presidente di ANEF – A questo punto, l’energia che serve per alimentare gli impianti di risalita e i sistemi di innevamento programmato, quando servono, a cui si aggiunge il gasolio utilizzato dai mezzi battipista, rischia di diventare un costo insostenibile. Un costo che andrebbe a minare le sorti di tutta la filiera che vive dell’industria della neve e comprende hotel, ristoranti, trasporti, scuole di sci.
La preoccupazione va soprattutto alle tante piccole imprese che operano nel settore e che rischiano di chiudere”.