Non si può che aprire il recap sui movimenti di mercato NBA con la sigla del contratto più ricco della storia NBA. Ormai in questi anni è un susseguirsi di record, infatti quando Jordan ne siglò uno da trenta milioni all’anno sembrava di essere sulla luna, poi dalla scorsa free agency è stato un continuo record su record e nella notte James Harden ne ha siglato un altro che magari durerà sino al prossimo incremento. La stella dei Rockets ha sfruttato una regola apposita nel CBA, sostanzialmente ideata per lui e Westbrook, per firmare un’estensione contrattuale di 4 anni per 170 milioni di dollari, che lo renderà il giocatore più pagato della storia raggiungendo cifre davvero mai viste sotto le nuove proporzioni del salary cap tra tre anni.
Sempre a Ovest non si ferma la offseason con i fiocchi dei Minnesota Timberwolves che firmano con un biennale da 8.9 milioni di dollari Jamal Crawford, in uscita dagli Atlanta Hawks.
La squadra di Thibodeau aggiunge così un’altra pedina di esperienza e impatto immediato dalla panchina, nonostante forse potesse servire maggiormente un tiratore sugli scarichi rispetto a un fine creatore dal palleggio. La firma di Crawford è comunque di alto profilo per una squadra che ora punta molto in alto nell’affollatissima Western Conference.
Sono proprio gli Hawks che ufficializzano di rinunciare a Tim Hardaway JR, non pareggiando il quadriennale da 71 milioni di dollari offertogli dai New York Knicks, accompagnadolo alla porta di una grande mela che già lo aveva conosciuto. Era preventivabile questo scenario vista l’eccessiva offerta di New York per un giocatore in sicura crescita, ma che ancora deve dimostrare molto.
Chi invece pareggia l’offerta è Washington che matcha l’offer sheet dei Brooklyn Nets per Otto Porter e lo mantiene all’interno del proprio roster, mandando proprio i Nets sul mercato con l’idea Caldwell-Pope. Stessa idea che potrebbe essere tramontata poche ore dopo, visto che hanno subito trovato un accordo con i Toronto Raptors per portarsi a casa DeMarre Carroll, una scelta al primo giro 2018 e una seconda scelta. I canadesi scaricano un biennale da 30 milioni come quello dell’ex Hawks e ci attaccano due scelte per avere in cambio flessibilità e il centro Justin Hamilton. I Nets così tornano al draft 2018 con una scelta e assorbono il secondo contratto pesante come Mozgov per nuovi assets.
In collaborazione con basketissimo.com