Mercoledì 14 febbraio è entrato nella storia degli Stati Uniti a causa dell’ennesima sparatoria avvenuta in una scuola. L’ex studente Nikolas Cruz, 19 anni, ha aperto il fuoco all’impazzata alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, uccidendo 17 persone e ferendone altre 15. Una tragedia assurda, ma non nuova nelle modalità e che insieme al dolore straziante dei familiari delle vittime ha originato la rabbia di chi chiede allo Stato leggi più ferree contro il porto d’armi.
Storia nella storia è quella di Aaron Feis, il coach della squadra di football della scuola, che ha scelto di sacrificare la propria vita per salvare quelle di 19 propri giocatori. Feis, ferito gravemente dai proiettili, è spirato dopo un delicato intervento d’urgenza, lasciando un ricordo struggente e passando alla storia da eroe.
Questo il tweet con cui la squadra lo ha ricordato: “Con grande dolore la nostra famiglia del football ha appreso della morte di Aaron Feis. Era il nostro assistente allenatore e guardia di sicurezza. Senza preoccuparsi per sé, ha fatto scudo agli studenti quando è stato colpito. E’ morto da eroe e sarà per sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi”.