The Miz, uno dei volti più noti della WWE e degli atleti più vincenti nella storia recente del pro-wrestling è tornato in Italia e ha deciso di parlare in esclusiva a Sportal.it della sua vita e della sua carriera. Lo ha fatto a Bologna, in occasione di una delle tappe italiane di WWE Live, il tour mondiale della federazione di lotta professionistica più nota al mondo. E lui, nato in una cittadina americana chiamata Parma, ha affermato: “La Parma italiana potrebbe essere la mia città di casa lontana da casa. E magari da qui può ridecollare la mia carriera”.
Da personaggio televisivo a stella del wrestling, fino a Hollywood. The Miz è un professionista molto versatile. ma qual è il tuo campo preferito?
“Il mio campo preferito è qualsiasi campo in cui mi concentri, uno vale l’altro. Sono stato molto fortunato, sono partito nei reality show e sono riuscito ad avere successo. In WWE sono arrivato ai vertici e ora lavoro nel grande cinema a Hollywood, dove sto facendo passi sempre più importanti. La realtà è che quando mi applico a un nuovo campo so di poter fare l’impossibile”.
Partito come Cenerentola della federazione, a soli 31 anni hai vinto tutto, diventando Triple Crown Champion e Grand Slam Champion della WWE (ha conquistato tutti i titoli esistenti, ndr). Ora che di anni ne hai 35 quali altri obiettivi puoi fissarti?
“L’obiettivo è lo stesso di ogni WWE Superstar. Anche se hai vinto il titolo di campione del mondo una volta, questo non significa che tu non voglia riconquistarlo ancora, e ancora, e ancora. Ma l’obiettivo principale nel mondo del wrestling è quello di essere nel main event, l’evento principale, di WrestleMania, il più grande show dell’anno. Se il tuo obiettivo non è questo, e non è quello di essere l’uomo di copertina della WWE, allora non dovresti far parte di questa compagnia. Io lo sono stato e il mio attuale obiettivo è quello di tornare ad esserlo. Sono assolutamente convinto di poterci riuscire di nuovo. Il 99% dei fan in America e in tutto il mondo probabilmente penserà che ho torto, ma anche quando sono diventato campione del mondo nessuno ci credeva. Mi piace dimostrare che la gente ha torto, vedremo cosa succederà”.
E ora qual è il piano?
“Il piano è tornare al livello in cui ero quando ero campione. In qualsiasi tipo di sport i risultati possono essere altalenanti. Vale per gli sport di squadra, dove si vince e si perde. Bisogna trovare la chiave per risalire la china”.
Risalire la china come il Parma, che sta facendo faville in serie D. Ed è una città il cui nome ti è molto caro…
“Certo, perché anch’io sono nato a Parma, una cittadina dell’Ohio che ha lo stesso nome di quella emiliana. Chissà, la Parma italiana potrebbe essere la mia città di casa. La mia città di casa quando sono lontano da casa, se vogliamo dire così. Magari ripartirò dall’Italia e da qui prenderà il via la mia nuova parabola ascendente verso la vetta del wrestling. A parte la lotta per il titolo, che al momento non mi vede protagonista, posso infatti fare molte altre cose interessanti”.
Il tuo rapporto con Daniel Bryan. L’ex campione del mondo ha esordito in uno show in cui gli facevi tu da mentore, ora siete entrambi mentori a Tough Enough. Credi che in qualche modo lui ti sia debitore?
“Sono stato il mentore di Daniel Bryan a NXT, ma lo sono anche ora a Tough Enough e lo sono stato per tutto il corso della sua carriera. Gli ho indicato la luce e la strada da seguire. Quando sono diventato giudice lo show si è elevato. Anche Daniel Bryan l’ha visto. Lui ha sempre ricevuto grandi attestati di stima per la sua carriera, ma la verità è che se è arrivato a vincere nel main event di WrestleMania il merito è mio. Gli ho dato le prime grandi oppurtunità, lui se le è prese e le ha sfruttate diventando uno dei migliori lottatori della WWE. Ora spero possa tornare, perché è un vero talento. Spero davvero che lo ‘Yes! Movement’ possa tornare di nuovo in vita”.