Top Gear Italia scalda i motori e sulla scia del successo planetario è pronto a sbarcare in prima visione assoluta e in esclusiva dal 22 marzo alle 21.10 su Sky Uno HD (e in simulcast su Sky Sport 1 HD), per un grande martedì sera dedicato ai motori.
Nel Paese che ha dato i natali a Ferrari, Lamborghini, Maserati e visto creare tanti prestigiosi brand legati al mondo delle auto, non poteva mancare l’adattamento italiano del programma che trasforma il mondo delle auto in puro intrattenimento.
Entusiasta Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali di Sky Italia: “Abbiamo tutti i brand più forti, da MasterChef a X Factor, ci mancava solo questo e ci siamo detti ‘perchè non farlo?’. E’ un cult in tutto il mondo, ci abbiamo lavorato moltissimo, fino a ieri in fase di montaggio, per portare a casa il meglio possibile”.
Alla guida di Top Gear Italia troviamo tre host che per professione o pura passione sono legati a questo mondo: Guido Meda, Joe Bastianich e Davide Valsecchi. Tre personalità del mondo dell’intrattenimento e dei motori, che rappresentano quel mix di competenza tecnica, passione, goliardia capace di conquistare un pubblico vasto ed eterogeneo, non solo di appassionati di motori: Guido Meda – a capo della direzione Motori e vice direttore di Sky Sport – Joe Bastianich – guru della ristorazione da sempre appassionato e collezionista di motori a due e quattro ruote – e il giovane Davide Valsecchi, pilota automobilistico italiano, vincitore del GP2 Series nel 2012 e commentatore tecnico di Sky Sport. Accanto ai tre conduttori non poteva mancare il leggendario Stig, il test driver dall’identità segreta e vera e propria icona di Top Gear in tutto il mondo.
Bastianich, durante la presentazione, ci ha subito scherzato: “E’ più di un lavoro, un grande onore e un grande salto fuori dal normale. Mi pagano per guidare supercar, non male…”.
Top Gear Italia, prodotto da Toro Media, non tradirà lo stile ironico e dissacrante del pluripremiato format prodotto da BBC, vincitore anche del Guinness World Record come programma factual più visto al mondo. L’auto sarà protagonista assoluta del programma ma la sua declinazione sarà tutt’altro che canonica: test, sfide e gare su pista saranno trattate con lo spirito ironico e divertente che hanno fatto di Top Gear un programma trasversale di enorme successo sul pubblico di ogni età, incluso quello femminile.
La versione italiana mantiene sia l’ambientazione – lo studio-garage, con annessa pista di velocità – che molte delle prove e delle rubriche della versione originale, che ha visto per 13 anni alla guida i conduttori Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May.
Dai tornanti più spettacolari delle Dolomiti, alle piste di sabbia del Marocco, Top Gear Italia sfiderà Meda, Bastianich e Valsecchi in prove al limite del possibile, in un viaggio goliardico e rocambolesco, davvero unico nel suo genere.
Li vedremo infatti impegnati in adrenaliniche gare di velocità a bordo di supercar di ultima generazione, sfidare il temibile traffico delle Capitale nell’ora di punta con diversi mezzi, tra cui un anfibio; testare su strada e su pista ogni genere di veicolo, dai potenti bolidi da decine di migliaia di euro alle biciclette, dalle auto vintage anni ’80 agli ultimi modelli lanciati sul mercato; modificare e truccare delle semplici utilitarie fino a trasformarle in perfette “Papamobili” adatte al Pontefice, e persino tentare di distruggere dei “miti” come la leggendaria Panda 4X4 o dei vecchi “scassoni” nella divertente gara del “Demolition Derby”, un classico di Top Gear.
Infine, come nell’edizione originale, ciascuna delle 6 puntate ospiterà in studio un personaggio del mondo dello spettacolo chiamato a confrontarsi con la prova di velocità in pista a bordo di una comune utilitaria. Tra gli ospiti che vedremo sfrecciare in pista Cristiana Capotondi, Max Gazzè, Alessandro Borghi e Alessandro Roja, Claudio Bisio, i The Jackal e Cesare Cremonini. I tempi di percorrenza di tutti gli ospiti andranno a costruire la mitica classifica di Top Gear.
L’appuntamento con Top Gear Italia è dal 22 marzo su Sky Uno HD alle 21.10 e in simulcast su Sky Sport HD. E sempre dal 22 marzo subito dopo Top Gear, la serata del martedì continua su Sky Uno all’insegna del grande intrattenimento e dei motori con altra una novità: alle 22.00 prenderà il via LORD OF THE BIKES, il primo format che lancia la sfida tra squadre di customizzatori di motociclette. La produzione, firmata Sky Uno e Sunrise, sarà condotta da Ringo, grande appassionato di moto, direttore artistico e conduttore radiofonico di Virgin Radio, Media Partner del programma. In giuria: Filippo Barbacane, un customizzatore italiano di fama mondiale e artista che rappresenta il mito moderno della filosofia Moto Guzzi; Paolo Sormani un giornalista molto stimato nel settore, e Aryk, esperta di aereografie e grafiche per caschi, una ragazza dalla forte personalità.
IL SUCCESSO INTERNAZIONALE DI TOP GEAR
Top Gear è il programma televisivo dedicato al mondo dei motori più acclamato di sempre: distribuito da BBC in 212 paesi conta una platea di circa 350 milioni di spettatori. Una popolarità che si traduce anche sul Web con oltre 1 miliardo di visualizzazioni mensili per le clip sul canale ufficiale You Tube.
Ideato nel Regno Unito nel 1977 come semplice rubrica di automobilismo, dal 1978 è diventato uno show settimanale nazionale in onda su BBC2. L’attuale formula, prodotta da BBC, risale al 2001/2002 e attualmente sono state trasmesse 22 stagioni.
A partire dal 2007, il programma è diventato un format e sono state realizzate versioni locali in Australia, Russia, USA, Corea, Cina, e lo scorso anche in Francia. L’Italia è il secondo paese europeo a produrre un adattamento originale.
Il successo planetario del programma è dovuto al riuscitissimo connubio tra il racconto anticonvenzionale del mondo dei motori e lo stile ironico e provocatorio dei tre storici conduttori: Jeremy Clarkson, soprannominato Jezza e opinion leader della trasmissione, Richard Hammond (Hamster) e James May (Captain Slow). Quarto elemento e vera e propria icona di Top Gear è Stig, il pilota dall’identità segreta che effettua i test di velocità in pista; indossa sempre casco e tuta e la sua identità è stata oggetto nel corso degli anni di numerose speculazioni.
TOP GEAR ITALIA
Prodotto da: Toro Media per Sky Uno
Conduzione: Guido Meda, Joe Bastianich, Davide Valsecchi
Autori: Ettore Paternò (capoprogetto), Alessandro D’Ottavi, Candido Francica, Marco Guizzi, Matteo Lenardon, Paolo Parisotto
Regia: Alessio Muzi, Riccarco Struchil
Top Gear is a trademark of the BBC. Format licenced by BBC Worldwide
N° 29 AUTO E ALTRI MEZZI IMPIEGATI PER LE RIPRESE
– SKODA FABIA R5
– MCLAREN 650 S
– FERRARI 458 SPECIALE
– NISSAN GTR
– JAGUAR F TYPE-R SPIDER
– PANDA 4X4 PRIMA SERIE
– QUADSKY GIBBS
– COLNAGO-V1-R
– ROLLS ROYCE PHANTOM DROPHEAD COUPE
– BMW I8
– BMW SERIE 3 COMPACT
– ALFA ROMEO 166
– FORD FOCUS
– FERRARI 365 GT 2+2 – 1969
– AUDI RS3
– MERCEDES AMG A45
– PORSCHE GT3 RS
– TATA PICK UP DIESEL
– RENAULT ESPACE
– RENAULT TWINGO
– ZAGATO MOSTRO POWERED BY MASERATI
– GOLF GTI MK2
– PEGEUT 205 GTI 1.6
– RENAULT 5 GT TURBO
– ALFA ROMEO 4C SPIDER
– AUDI TTS
– LAND ROVER DEFENDER ADVENTURE
– MERCEDES G350
– PAGANI HUAYRA
LA PISTA DI TOP GEAR ITALIA
La pista di Top Gear Italia, con annesso studio, è stata realizzata presso l’aeroporto di Cerrione in provincia di Biella.
– Lunga 2,3 Km
– 14 curve
– 800m di rettilineo
SPONSOR DI TOP GEAR ITALIA
Sponsor di Top Gear Italia sono Genertel e Kaspersky.
Genertel, la compagnia assicurativa diretta di Generali Italia, nasce nel 1994 introducendo per prima in Italia la vendita di polizze auto al telefono e, dal 1996, anche online. Genertel offre oggi una vasta gamma di prodotti che coprono le esigenze assicurative legate all’auto e alla moto, alla casa, alla vita familiare e ai viaggi.
Kaspersky Lab, azienda di sicurezza informatica nota a livello globale, è sponsor di Top Gear Italia. Da anni Kaspersky Lab è legata al mondo dell’auto, infatti, dal 2010 è sponsor ufficiale del team di Formula Uno della scuderia Ferrari.
I CONDUTTORI DI TOP GEAR ITALIA
GUIDO MEDA
Nato il 26 marzo del 1966, si rifiuta di credere che sia ora di avere 50 anni. Milanesissimo. Comincia prestissimo, nel 1985, a collaborare con Il Giornale diretto da Indro Montanelli, con l’Agenzia Ansa e con alcune radio private. A 22 anni, nel 1988, viene assunto alla redazione sportiva di Mediaset , azienda a cui resterà legato per 26 anni. È uno dei conduttori storici delle trasmissioni sportive e dei notiziari sportivi. Nel 2001, passa ai motori, convertendo in attività professionale la sua grande passione. È ai motori che diventa caporedattore con ruolo di gestione del Motomondiale che nel primo decennio degli anni 2000 conoscerà un successo di pubblico clamoroso, modificando il linguaggio ortodosso delle telecronache al grido di “parla come mangi”. Commenta le gare e i titoli di Valentino Rossi & Co (e vive la frustrazione di essere ricordato come quello che dice “Rossi c’è”). Dal 2015 lavora a Sky, dove viene nominato Vicedirettore di Sky Sport, capo dei Motori con responsabilità degli eventi F1 e Motomondiale, oltre a conservare il ruolo di telecronista della MotoGp. Pilota amatoriale di macchine e di moto, occasionalmente si iscrive a corse in macchina e in moto senza mai vincerne una.
JOE BASTIANICH
Figlio di Felice e Lidia Bastianich, Joe Bastianich nasce ad Astoria nel Queens. Ha soli 4 anni quando i genitori decidono di comprare il primo ristorante, tredici quando aprono “Felidia” a Manatthan. Joe lascia però ben presto l’attività di famiglia per andare al college dopo il quale inizia a lavorare come bond trader. Dopo pochi anni ritorna nel business di famiglia e apre diversi ristoranti a NY, Las Vegas, Los Angeles, Singapore, ed in Italia oltre ad essere partner e fondatore di Eataly Usa.
Insieme a Gordon Ramsey e Graham Elliot è giudice di MasterChef e MasterChef Junior in America, fino al 2014. Negli USA, è anche produttore esecutivo e protagonista di Restaurant Startup. In Italia, dal 2010 è giudice di MasterChef Italia (SkyUno HD) insieme a Carlo Cracco, Bruno Barbieri e – dal 2015 – Antonino Cannavacciuolo. Le altre grandi passioni di Joe Bastianich sono la musica e le macchine. Joe è il frontman dei The Ramps (gruppo folk-blues-rock con base a New York) e dal 2014 conduce con il suo amico Mike Seay On the Road (Sky Arte HD), viaggio nella musica italiana e nelle sue tradizioni. Possiede una collezione di Ferrari vintage e nel maggio 2015 ha preso parte alla MilleMiglia, la storico evento che unisce tradizione e innovazione in una spettacolare corsa di macchine d’epoca lungo il territorio italiano. La sua passione per le macchine lo ha portato ad essere protagonista, insieme a Guido Meda e Davide Valsecchi, della prima edizione italiana di Top Gear su Sky Uno HD.
DAVIDE VALSECCHI
Nato ad Erba, in provincia di Como, nel 1987, Davide Valsecchi è un pilota automobilistico. Da ragazzo si divide tra il calcio e i kart, solo che con il pallone è scarso mentre al volante non lo ferma nessuno: arriva secondo nel campionato italiano di Kart su pista under 13 e va forte anche su sterrato. A sedici anni comincia con le monoposto, partendo dalla Formula Renault e dalla Formula 3 per arrivare a meno di vent’anni nella European Le Mans Series, correndo nei templi dell’automobilismo di tutta Europa. Corre contro il futuro campione del mondo di Formula 1 Sebastian Vettel nella Formula Renault 3.5 Series del 2006 e del 2007, e qualche volta lo batte pure. Nel 2010 arriva il primo titolo internazionale: Davide vince la GP2 Asia Series mettendo in riga sette futuri piloti di Formula 1, tra cui l’attuale prima guida della Force India Sergio Perez. Dopo essere diventato tester ufficiale della Lotus F1 ed aver vinto il Gran Premio di Monaco 2011 nel mondiale GP2, Davide si laurea campione del mondo della categoria nel 2012. Alle corse, che lo vedono in questi anni nel mondiale GT Open come pilota Lamborghini, alterna il ruolo di commentatore tecnico per Sky Sport, per cui segue a bordo pista le gare del campionato del mondo di Formula 1 con l’occhio unico del pilota.