Filippo Tortu ha abituato gli appassionati di atletica ad essere esigente con se stesso. Neppure lo storico record italiano fissato il 22 giugno a Madrid gli aveva tolto dalla testa l’obiettivo della stagione, andare a medaglia all’Europeo di Berlino nei 100 metri. Ovvio allora che la delusione dopo il modesto quinto posto e l’ancora più modesto tempo di 10”08 sia palpabile.
“Era importante vincere o prendere una medaglia: per questo sono molto arrabbiato – ha detto l’azzurro al termine della gara vinta dal britannico Zharwel Hughes -. Gli altri sono andati più forte, ma comunque penso di aver corso bene, ero rilassato”.
Tortu si bacchetta anche per i metri finali, corsi “rassegnato”: “Negli ultimi metri, quando ho visto che mi stavano davanti, ho mollato e ho sbagliato perché è una cosa che non si fa. Adesso devo pensare a correre la staffetta, ma è la prima vera batosta della mia carriera”.