Valeria ha sempre Schwazer nel cuore

Dopo la strabiliante vittoria di Alex Schwazer ai mondiali di marcia, che ha segnato il ritorno all’attività agonistica dopo la squalifica per doping, a seguito delle esternazioni di Carolina Kostner che ha commentato freddamente il successo del suo ex compagno, Sportal.it ha raccolto in esclusiva le dichiarazioni di un’altra sua ex, Valeria Molin Pradel, che ha avuto una relazione sentimentale con la medaglia d’oro olimpica dopo la campionessa di pattinaggio.
 
Valeria ha vissuto insieme al campione altoatesino i momenti difficili della squalific e dei suoi allenamenti solitari, quando pochi avrebbero scommesso sul suo ritorno alle gare.
 
Valeria, sinceramente, ti aspettavi un exploit del genere di Alex ai campionati del mondo di marcia a Roma, domenica scorsa?
 
“A dire la verità sì! Non ho mai avuto dubbi che sarebbe rientrato alla grande e rientrare con un oro era proprio il massimo, è stato fenomenale”
 
È più forte l’Alex di oggi o quello olimpico?
 
“Sicuramente l’Alex di oggi: dopo tutto quello che ha passato è un atleta e una persona molto più forte e sicura di sé. Suo malgrado è maturato velocemente in questi anni, adesso non ha più limiti”.
 
Il tuo primo pensiero quando ha tagliato il traguardo?
 
“Grandissimo, te lo meriti!” 
 
Tra qualche mese si disputerà la gara dei Giochi Olimpici in Brasile, sarà difficile ripetersi a Rio?
 
“Sarà dura come è sempre dura la 50 km perché è piena di incognite, ma non ho dubbi: vincerà anche a Rio. La sua motivazione è troppo forte e fisicamente è una macchina da guerra. Ce la farà!”
 
Tu firmeresti per una medaglia di bronzo al collo di Alex Schwazer a Rio?
 
“Assolutamente no”.
 
Lui, invece, si “accontenterebbe”?
 
“Assolutissimamente no”.
 
Nei giorni scorsi ci sono state parole pesanti di Tamberi verso Alex, cosa hai pensato dopo quelle parole?
 
“Preferisco non commentarlo, parlano i fatti. Adesso staremo a vedere quali saranno i risultati olimpici sia di Alex che di Tamberi… ne riparliamo dopo Rio”.
 
Tu che hai vissuto accanto ad Alex quei momenti difficili, c’è qualche sportivo che lo ha supportato particolarmente?
 
“Si, una persona e un atleta che stimo moltissimo per come si è comportato dopo il fattaccio del 2012 è Aldo Montano: ha capito il dramma umano e ha dimostrato di essere non solo un grande campione ma anche un grande uomo”.
 
Come ti sembrava Alex in quei momenti?
 
“Credo che fosse molto tranquillo, oggi è una persona molto serena. Sapeva di poter fare grandi cose e le ha fatte”.
 
Quando hai capito che avrebbe vinto la gara?
 
“Subito. E poi non ha vinto, ha stravinto. Alla faccia delle polemiche. E dei polemici”


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