La vile aggressione subita da Daisy Osakue, la discobola italiana di origini nigeriane colpita al volto da un uovo lanciato da un auto in corsa a Torino, ha colpito tutto il paese. Dalle istituzioni sportive e non si sono moltiplicate le condanne nei confronti di un atto così demenziale, che ha impressionato in particolare chi lo sport lo pratica e chi con Daisy condivide il colore della pelle.
Come Valentina Diouf, simbolo da anni della Nazionale di volley femminile, nata a Milano da padre senegalese, che si è espressa con termini molto duri in un’intervista all’Ansa: “L’Italia non si rende conto che sta tornando al Medioevo, invece di andare avanti…”.
“L’episodio mi ha toccata particolarmente – ha aggiunto la schiacciatrice ora in forza al Bauru, in Brasile – Spero che tutti questi casi che si stanno verificando, perché ormai ce n’è uno al giorno, siano finiti e non l’inizio di qualcosa perché l’Italia non se ne rende conto”.