VNL, Paola Egonu non scende in campo ma l’Italia batte anche la Serbia

VNL, Paola Egonu non scende in campo ma l’Italia batte anche la Serbia

L’Italia vince la quarta partita su quattro a Fukuoka. Dopo Canada, Corea del Sud e Stati Uniti, le azzurre chiudono la Pool 6 della Volleyball Nations League battendo la Serbia per 3-1 e mettendo a segno la quarta vittoria consecutiva. 25-20 20-25 25-23 25-22 i parziali dei set a favore delle azzurre.

Non hanno giocato Paola Egonu, Myriam Sylla, Alessia Orro e Caterina Bosetti, quindi spazio ad altre, tra le quali Ekaterina Antropova e Alice Degradi, che hanno totalizzato rispettivamente di 18 e 17 punti, mentre nelle file della Serbia 16 punti per Vanja Bukilic. Di seguito le dichiarazioni del ct azzurro Julio Velasco tratte da federvolley.it.

“Partita complicata perché prima di tutto la Serbia ha giocato molto bene, hanno difeso ed attaccato in banda con grande continuità. Ivanovic ad esempio ha fatto una gran partita mentre noi siamo state un po’ impacciate, forse per via della qualficazione raggiunta e della vittoria sugli USA”.

“Non ho voluto cambiare nel momento di difficoltà perché volevo che le ragazze che solitamente giocano meno venissero fuori da questa situazione. E devo dire che ci sono riuscite, non certo giocando benissimo come avevamo fatto con la Corea del Sud, ma adattandoci ad una squadra che non ci ha permesso di fare il nostro gioco. Hanno difeso su tutto prolungando molti punti e in certe situazioni non abbiamo giocato bene mentre in alcuni frangenti le ragazze sono riuscite a trovare le giuste contromisure portando a casa la partita”.

Credo che al di là della prestazione questa sia stata una bella prova, un’esperienza importante per chiudere una settimana con quattro vittorie e tante situazioni affrontate. Le ragazze che giocano bene adesso sanno che devono e possono dare una mano importante quando arriveranno le difficoltà in partite in cui ci giocheremo di più”.

“Alle Finals arriviamo ancora in formazione perché di tempo assieme per lavorare in un certo modo ne abbiamo avuto davvero poco. Con alcune ci siamo visti l’8 aprile, poi sono arrivate altre ed infine si sono aggregate le giocatrici che avevano disputato la finale di Champions. Abbiamo bisogno di tempo fermo restando dei progressi fatti ma è chiaro che in ottica Parigi dovremo fare un ulteriore step di crescita di squadra ed individuale. In tal senso giocare le finals ci aiuterà tanto perché sarà un test probante che ci farà crescere. Speriamo di vincerle ma in ogni caso si tratterà di un’esperienza importante”.


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