Perdere a Mosca si può, l’hanno fatto praticamente tutti, non però in questa maniera. Un’Olimpia Milano indecente entra in campo svogliata, molle e senza un po’ di carattere e si fa umiliare dal Cska (101-64), avanti di 30 già nella prima parte del secondo periodo.
La decima sconfitta consecutiva è la peggiore (e non che le prove precedenti fossero stati dei Picasso), proprio per l’atteggiamento di una squadra che invece dovrebbe avere il sangue agli occhi, visto il momento negativo, al di là del successo nel derby. Invece, quello ce l’hanno i campioni d’Europa, subito super aggressivi e con la voglia di riscattare l’inedito tris di stop.
La partita non c’è mai stata. I biancorossi sono rimasti a Milano con la testa e con le gambe e, in queste condizioni, contro una squadra già nettamente più forte ed anche ferita, può arrivare solamente una pesante lezione, come avviene inevitabilmente sul parquet.
Servono quasi sei minuti per vedere il primo canestro dal campo dell’EA7, segnato da McLean, ma ne bastano 11 per andare sotto di 20 (29-9) e tre ulteriori per sprofondare ad un umiliante -30 (41-9). Il Cska gioca a meraviglia, guidato dal duo De Colo-Teodosic, fa quello che vuole, mentre la squadra di Repesa perde palloni a ripetizione (ben 13 all’intervallo lungo, a fronte di 6 canestri segnati dal campo) e fa errori banali in difesa.
Il coach prova anche per qualche minuto il quintetto italiano con Cinciarini, Fontecchio, Abass, Pascolo e McLean, ma nemmeno questo serve come sveglia, anche se i 30 punti di distacco restano tali fino all’intervallo lungo, anche perché la formazione di Itoudis abbassa un po’ il ritmo. In avvio di ripresa, l’EA7 lancia finalmente qualche timido segnale di vita, almeno con un po’ di orgoglio, quando Simon e Macvan confezionano un parziale di 12-3 per ‘tornare’ a -22, anche sfruttando il fatto che tra i russi era sceso il livello della concentrazione.
Ma dura pochissimo, perché basta una sfuriata di De Colo per segnare ancora il +30 sul tabellone, poi il punteggio diventa ancora più pesante con i canestri di Augustine e Antonov, anche oltre il +40. Ed ora l’ultimo posto è certificato, perché il Galatasaray vince e si stacca.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com