Uno psicodramma vero e proprio. Nella partita che ha completato la 13esima giornata, l’Olimpia Milano domina per un quarto e mezzo, vola facilmente a +17, poi si blocca e subisce un parziale di 26-4 negli ultimi cinque minuti del secondo quarto e, nella ripresa, non trova mai la via per rimettere la gara sui propri binari: così è la Grissin Bon Reggio Emilia a esultare (91-87).
E’ ancora una volta la difesa il punto dolente della squadra biancorossa, che subisce solo 9 punti nel primo quarto per poi prenderne 82 nei tre periodi successivi. Ma è ovviamente inspiegabile come una squadra possa prima dominare e poi farsi prendere a schiaffi, subendo canestri e perdendo giocatori avversari quasi in ogni azione. Ora la panchina di Repesa è davvero traballante.
Oltre a Simon (schiena), tra i campioni d’Italia è assente anche Macvan (febbre alta), mentre dall’altra parte confermate le assenze di Gentile e Della Valle.
C’è anche uno striscione di contestazione, poi la partita inizia con una serie clamorosa di errori da ambo le parti: 8 perse in 4’ ed il punteggio sul 3-3. E’ l’EA7 a prendere però presto in mano il confronto, grazie ad un Sanders sontuoso (anche con buoni brani difensivi) ed un Kalnietis ispirato. Il 16-33 del 14’ sembra già una sentenza, ma arriva il ‘solito’ blackout dell’EA7 ed è un buco nero pesantissimo, sui due lati del campo.
La Reggiana trova fiducia con i canestri di Needham e soprattutto Aradori (20 punti all’intervallo), i biancorossi sbagliano anche triple aperte (soprattutto con Abass), contro la zona, ed arriva il clamoroso parziale di 26-4, con cui i padroni di casa vanno all’intervallo sul 45-40. I campioni d’Italia pareggiano con un 5-0, ma tornano ben presto le gravi disattenzioni difensive e per la squadra di casa c’è il massimo vantaggio sul +6, aggiornato nel finale di terzo periodo (72-64 al 29’), con un antisportivo a McLean e la tripla di Lesic.
Con qualche canestro pesante, l’EA7 riesce a tornare in linea di galleggiamento, pur continuando a fare acqua dietro, ma spreca con forzature almeno quattro occasioni per tornare in parità. E Reggio ne approfitta con Cervi, per allungare e chiudere i conti.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com