Musi lunghi e comprensibile smarrimento in casa Parma dopo il crollo contro il Padova al Tardini. La terza sconfitta interna stagionale, dopo quelle contro Venezia e Feralpi, si aggiunge all’opaca prestazione contro la Maceratese e fa scendere ai crociati parecchie posizioni in classifica. Ma a colpire negativamente è soprattutto come la squadra si sia sciolta dopo il pareggio dei veneti.
Al termine della partita nessun giocatore si è presentato in sala stampa, per tutti hanno parlato il tecnico Apolloni e il responsabile dell’area tecnica Lorenzo Minotti.
“Abbiamo giocato bene nella prima parte mettendoli in difficoltà ma non abbiamo sfruttato tutte le occasioni – la prima analisi dell’allenatore – Adesso però bisogna mettere da parte l’amarezza e lavorare per migliorare”.
Tra i motivi del ko, gli evidenti errori difensivi e un’altra prova non convincenete della coppia Calaiò-Evacuo: “La loro intesa sta migliorando, il problema è che non abbiamo concretizzato quanto creato. La difesa? Se veniamo infilati non è solo colpa di chi sta davanti al portiere”.
Più articolata l’analisi di Minotti: “Non è facile commentare una partita del genere, eravamo partiti bene, poi abbiamo pagato alcune disattenzioni e quando in avvio di secondo tempo avevo visto il piglio giusto abbiamo preso il 3-1 in contropiede che ci ha tagliato le gambe. I ragazzi sono amareggiati e hanno chiesto di rimanere in silenzio, ma non andremo in ritiro, non è una soluzione che ci piace. Dobbiamo fare un mea-culpa collettivo: dopo l’analisi tecnica della partita ci concentreremo sull’Ancona”.
L’uomo-mercato crociato non fa drammi per la classifica: “Sappiamo che questo è un campionato equilibrato, gli alti e bassi possono succedere, ma ciò che non possiamo permetterci è di perdere troppi punti al Tardini: tre sconfitte sono troppe”.
Dribblato al momento il tema-mercato: “Abbiamo costruito una rosa importante, i valori prima o dopo emergeranno – ha concluso Minotti – Adesso pensiamo a fare più punti possibile fino a Natale e poi vedremo dove saremo”.