In casa Parma la settimana successiva alla grigia vittoria sul Mantova sta scivolando senza scossoni. I fischi piovuti sulle teste di Apolloni e dei giocatori al 90’, i primi in casa anche dopo un risultato positivo, sono provenuti dai “loggioni”, ovvero dalle tribune, settore occupato dai sostenitori più esigenti, ma per tradizione meno caldi.
In tal senso è curioso sottolineare la spaccatura che si respira tra le due anime della tifoseria, dato che il cuore pulsante del tifo, i Boys, ha inaspettatamente preso le parti della squadra, definendo i fischi ingenerosi pur riconoscendo la prova non entusiasmante, che ha però permesso di mantenere inalterato il distacco dal primo posto, pari ad appena tre punti, pochissimi considerando le traversie subite nei primi due mesi di stagione. Per una volta, quindi, niente contestazione né appunti mossi a mister Apolloni, la cui posizione, al netto di qualche voce fantasiosa, se non è saldissima, è quantomeno stabile.
Qualche voce riporta che all’interno della società i “Magnifici 7”, ovvero i soci che hanno fatto rinascere il calcio in città, siano divisi in merito al futuro del tecnico, difeso a oltranza comunque dal presidente Scala e dall’area tecnica. In questo senso, giocare in trasferta potrebbe risultare paradossalmente una medicina salutare: sabato a Fano ci sarà la consueta invasione di tifosi crociati, pronti a supportare la squadra per la gara che, complice lo scontro diretto tra Bassano e Venezia, potrebbe avvicinare ulteriormente la vetta.