Primi in Italia. E con tutta la volontà di restare tali, anche qualora dovessero sopraggiungere “imitazioni”. Poco prima dell’annuncio del rinnovo del tecnico Apolloni e degli uomini-mercato Minotti e Galassi, in casa Parma è stato tempo di… contarsi.
Al termine del primo anno sportivo di vita del Parma Calcio 1913, i numeri dell’azionariato popolare confermano infatti la bontà dell’idea avuta dai 7 big dell’industria locale che hanno dato vita alla rinascita.
I soci attuale sono 436, che grazie ai 250.000 euro investiti detengono il 27% del capitale sociale. Il limite massimo è del 40%, da metà giugno sarà possibile integrare le quote o diventare soci presentandosi presso gli uffici di Parma Partecipazioni Calcistiche del Tardini. Inutile dire che il risultato di questa nuovo “appello” sarà fondamentale per le ambizioni future, insieme agli investimenti della proprietà attraverso un aumento di capitale.
PPC ha organizzato un evento per celebrare il risultato al Down Under di Noceto, dove erano presenti tutti, da Minotti ai giocatori, inclusa la squadra femminile, fino alla proprietà, compreso Guido Barilla.
E il nome più illustre tra i proprietari del Parma è parso entusiasta come il primo giorno: “E’ stato un anno fantastico, sia dal punto di vista sportivo che emozionale – ha detto Barilla a Sky – La rinascita della squadra ha un grande significato. La partecipazione della gente è stata meravigliosa, di ben lunga superiore alle aspettative. Meglio di così non poteva andare. Adesso andiamo avanti: vogliamo accompagnare il Parma con fedeltà fino a dove merita di stare”.
Pronti quindi a superare eventuali momenti diffiicli: “In Lega Pro non sarà facile, ci saranno avversarie molto agguerrite, ma Scala e Minotti sono pronti per allestire una buona squadra anche per l’anno prossimo. Parteciperemo per vincere, poi vedremo cosa dirà il campo”.
Minotti conferma: “Stiamo lavorando da mesi alla squadra del prossimo anno. Costruiremo un gruppo con le caratteristiche giuste, abbiamo le idee chiare”.