Chiellini è uno dei protagonisti assoluti negli ultimi anni di dominio totale della Juve in Italia. Il 15 ottobre il difensore ha festeggiato un anniversario molto particolare: i 12 anni dall’esordio con la maglia bianconera.
Quel giorno subentrò niente meno che a Pavel Nedved: “C’era tantissima emozione – ricorda Chiellini-: ero arrivato da due mesi ma, come capita a tutti i giovani alla Juventus, ci è voluto un po’ di tempo per entrare in una squadra di campioni, basti pensare che in quella partita ho sostituito un Pallone d’oro, Pavel Nedved. Quando arrivi qui, sei catapultato in un’altra realtà e all’inizio si fatica un po. Ma piano piano sono riuscito a conquistarmi il mio spazio”.
Il ricordo più bello è però Trieste, la vittoria del primo e inaspettato campionato con Antonio Conte in panchina, lo ricorda così: “Le emozioni che ho provato a Trieste sono paragonabili soltanto alla vittoria che abbiamo lasciato a Berlino e Cardiff, perché quello scudetto è arrivato dopo tanti anni di sofferenze, al termine di un’annata incredibile con una rincorsa sul Milan da imbattuti . Dopo tante difficoltà, quella è stata una rinascita: c’era una tensione incredibile in quella settimana e l’esplosione di gioia vissuta a Trieste è stata una delle più grandi che abbia mai vissuto”.
Non mancano però le note amare, le due finali perse nel giro di tre anni lasciano il segno, ma Chiellini rivendica con orgoglio l’annata 2014/15 e la scorsa: “Nel 2015 e nel 2017 siamo stati a un passo dalla storia, quando ci si ripensa resta sempre un po’ di delusione ma anche la consapevolezza di avere fatto qualcosa di straordinario”.