Prima l’invito a togliere il disturbo, poi l’attacco vero e proprio. Non c’è la consueta voglia di scherzare nelle parole con cui il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero liquida il caso Cassano.
FantAntonio non rientra nel progetto tecnico della società blucerchiata, ma non sembra avere alcuna intenzione di lasciare Bogliasco, nonostante il rischio, anzi la certezza, di restare fuori dalla lista dei 25 che potranno essere utilizzati in campionato.
Entella e Bari si sono fatte avanti, ma al momento è muro contro muro.
Ferrero, intervistato da Rai Sport, è durissimo: “Cassano mi ha stretto la mano a fine giugno dicendomi che sarebbe andato via, perché senza Montella non avrebbe più giocato. Ma non è stato così: io feci una scelta di cuore e ho sbagliato, perché mi aspettavo un uomo che quando dà la parola d’onore la rispetta e non si mette a fare la guerra. Mi aspetto che venga a ringraziarmi per la possibilità che gli ho dato e che accetti di andare a giocare in una squadra di B che vuole salire. Non è un disonore”.
Il presidente smentisce che il numero 99 non possa usare lo spogliatoio dei compagni, dovendosi cambiare in quello dei magazzinieri:“Niente di più assurdo. Cassano è trattato come un principe, la vera vittima di questa situazione è la Sampdoria e non lui”.