Nel giorno in cui viene assegnato lo scudetto e si riapre la lotta per il secondo posto, si delinea anche la corsa per evitare la retrocessione.
Il sussulto del Verona contro il Milan non basta ad evitare la retrocessione aritmetica dei gialloblù, ma quasi segnato è anche il destino del Frosinone, a -5 dal Carpi che nell’ultima partita della quart’ultima giornata ha battuto di misura l’Empoli, mantenendo 3 punti di vantaggio sul Palermo reduce dal successo proprio sul Frosinone.
Un ko indolore per l’Empoli, ma neppure meritato fino in fondo, considerando la buona resistenza che i toscani avevano avuto nonostante l’uomo in meno. Dopo 30’ equilibrati, infatti, la severa espulsione decisa dall’arbitro Valeri per l’attaccante dell’Empoli Mchedldize, reo di una sbracciata su Crimi, ha cambiato la storia della partita.
La squadra di Castori, anch’egli espulso nella stessa azione per essere entrato in campo, passa a 5’ dalla fine grazie al solito Kevin Lasagna, ancora a segno dopo essere entrato dalla panchina: puntuale la zampata dell’attaccante sul cross dalla destra di Pasciuti.
Il Carpi ha faticato ad attaccare l’organizzata squadra di Giampaolo per tutta la ripresa, rischiando grosso anzi su un gol annullato in avvio a Pucciarelli in circostanze da approfondire. I biancorossi svoltano solo dopo l’ingresso di Lasagna, al 10’, per Mbakogu.
È la scossa: il fortino empolese trema sulla traversa di Romagnoli, poi Pelagotti salva su un gran sinistro dalla distanza dello stesso Lasagna, che però sigla sui titoli di coda il gol che può valere la storia.