Bufera a Valencia dopo le dimissioni di Cesare Prandelli. Il consigliere del club, Anil Murthy, ha attaccato duramente il tecnico toscano: “Prandelli si è arreso, cercando scuse per andarsene. Con sei punti in tre mesi, non ha bisogno di scuse”.
Molto duro anche il direttore sportivo Jesus Garcia Pitarch, che ha replicato in merito alle strategie di mercato: “Non ci ha mai fornito dei nomi per rafforzare la squadra. Prima di presentare le dimissioni mi ha chiesto espressamente cinque giocatori, senza richiedere alcun nome. Un attaccante, due centrocampisti e un esterno sinistro. Dopo l’infortunio Mangala mi ha chiesto anche un centrale. Obi Mikel e Zaza avrebbero potuto facilmente firmare, ma avrei dovuto sceglierne uno”.
Poco dopo, in conferenza stampa, Cesare Prandelli ha risposto così: “Lim mi aveva promesso quattro acquisti, ma il 29 dicembre i piani sono cambiati: o Zaza o un centrocampista, potevo sceglierne solo uno. Ho chiesto di avere Zaza per il giorno 27, la mia sorpresa è stata grande quando al ritorno dalle vacanze non l’ho trovato qui. Mi avevamo promesso di rinforzare la squadra a gennaio dopo un incontro con Lim, soprattutto Zaza su cui avevamo concentrato tutti gli sforzi. Sono molto triste, perché quando finisce un sogno affiorano tutti i sentimenti. Ho provato a cambiare le cose in una società che punta sui numeri. Ma il calcio va al di là dei numeri. C’è bisogno di passione e se non c’è… Volevo aprire il centro sportivo ai tifosi, ma il club mi ha detto no”.