In Lega Pro passa la linea verde. Lassemblea svoltasi a Firenze ha partorito la decisione tanto attesa dai club, che ora potranno impostare con più precisione il proprio mercato. Nella stagione 2016-2017 della terza serie il numero dei giocatori over da tesserare resterà pari a 16: bocciato quindi lauspicio di buona parte dei club di passare a 18. Resta invece illimitata la possibilità di mettere sotto contratto giocatori nati entro il 1° gennaio 1994.
Si tratta di una differenza di non poco conto, in particolare per quelle società, come il Parma, interessate sì alla possibilità di fruire dei contributi federali messi a disposizione per chi farà giocare più minuti agli under, ma che hanno come primo obiettivo la promozione in B, a prescindere dalletà media della rosa da mettere a disposizione dellallenatore.
Del resto la Lega Pro è stata storicamente il serbatoio del calcio italiano, pertanto è comprensibile la decisione del nuovo presidente Gravina, ma il mercato del Parma, e non solo, dovrà svilupparsi di conseguenza.
Come detto, con solo 15 posti over a disposizione, tenendo da parte quello già assegnato a Lucarelli, al momento lunico giocatore ad aver rinnovato il contratto, si restringono giocoforza gli spazi a disposizione per elementi come Baraye e soprattutto Guazzo, a tuttoggi i giocatori dal futuro più incerto tra i senior.
In arrivo sono infatti i rinnovi di Benassi, Corapi, Melandri, Miglietta e Giorgino e considerando i giocatori da acquistare tutto torna in discussione anche per il bomber senegalese, al quale peraltro squadra e società sono pronte a chiedere unaltra stagione da attaccante, ruolo che come dichiarato dallo stesso Baraye non è quello ideale per il giocatore. Probabile inoltre la necessità di fare una scelta in attacco: tra Evacuo, Antenucci e Gilardino, tutti più over che mai. Potrebbe esserci spazio solo per uno solo.
Novità anche sul fronte iscrizioni: il 1° luglio ci sarà la ratifica delle domande pervenute, eventuali ricorsi dovranno essere presentati entro il 19. Dopodiché si penserà alla costruzione dei gironi, ma la corsa al ripescaggio si preannuncia lunga: tra la volontà di far tornare il format a 60 squadre e i tanti club a rischio, il numero dellle società da ripescare potrebbe anche sfiorare la doppia cifra.