Il destino del Parma si incrocia con quello del Trapani. Strano a dirsi, ma due delle squadre protagoniste della scorsa stagione, una con la promozione in Lega Pro da imbattuta, l’altra con la A persa nella finale playoff contro il Pescara, stanno vivendo ore delicate a livello tecnico e curiosamente intrecciate a livello tecnico.
Come noto la società crociata non ha ancora identificato il nome del direttore sportivo e di conseguenza quello dell’allenatore cui affidare la difficile operazione di risalita dopo la rivoluzione dello scorso 22 novembre sfociata negli esoneri del tecnico Apolloni, del ds Galassi e del responsabile dell’area tecnica Lorenzo Minotti, oltre che nelle dimissioni del presidente Scala.
Tanto si è detto e scritto, ma quasi tutti i contatti intrapresi non sono andati a buon fine. Ultimo quello di Francesco Palmieri, scelto come direttore sportivo, ma blindato dal Sassuolo.
Il tempo però stringe così, detto che contro il Bassano andrà ancora in panchina Stefano Morrone, anche dal punto di vista dell’immagine sta arrivando il tempo di scegliere. E allora ecco l’intreccio con il Trapani, ugualmente alle prese con l’obbligo di ricostruirsi dopo l’esonero di Serse Cosmi e del ds Pasquale Sensibile.
La novità è che Sensibile potrebbe ricominciare proprio da Parma e che sulla panchina che è stata di Apolloni potrebbe sedersi Roberto D’Aversa. L’ex allenatore del Lanciano ha detto no alla proposta dello stesso Trapani ed è al momento il candidato più credibile per il Parma insieme a Andrea Mandorlini. Due profili molto diversi: il ballottaggio è aperto e promette di durare molto poco.