Gianluigi Buffon in un’intervista a La Gazzetta dello Sport parla della possibile data del suo ritiro: “Vorrei lasciare a testa alta, poter guardare dritto negli occhi chi mi sta davanti. E vorrei uscire facendo il giusto rumore, senza esagerare. I 40 anni in campo e il prossimo Mondiale sono i miei ultimi obiettivi da giocatore”.
Tra i suoi eredi si fa il nome di Donnarumma, che potrebbe quasi essere suo figlio vista la giovanissima età: “Sta facendo cose grandiose anche solo per il fatto che non si è impaurito o impressionato nel fronteggiare uno stadio come San Siro: la maglia del Milan pesa, eccome. Oltre a personalità e serenità, ha importanti doti tecniche e fisiche. Ma la cosa che mi piace di più è che stiamo parlando di un ragazzo per bene, molto posato”.
L’obiettivo è puntato sulla Roma: “Se vinciamo li mandiamo a dieci punti: sarebbe fondamentale, perché parliamo di una squadra pericolosa, temibile. Più lontana è la Roma, meglio stiamo noi”.
Lo scudetto: “Lo dicevano anche quando eravamo più lontani in classifica, e mi veniva da sorridere. A un certo punto del campionato tutto era nelle mani delle nostre rivali e nessuno ha avuto la forza di chiudere subito i conti. Credo che in caso di scudetto bianconero saranno in molti a doversi mangiare le mani. Ma i giochi restano aperti”.
Poche illusioni per il Bayern: “E’ un turno nel quale si hanno poche possibilità. Serviranno rabbia, cinismo, grande volontà e un briciolo di fortuna”.