Il Milan ai milanisti.
Dopo i rumors e le indiscrezioni, ecco che qualcosa si muove in casa Milan: il prossimo amministratore delegato rossonero, Marco Fassone, ha incontrato a Milano Paolo Maldini per offrire all’ex bandiera rossonera un ruolo di rilievo nell’area tecnica.
Lo storico capitano del ‘Diavolo’ ha però preso tempo, spiegando i dettagli del contatto in serata a Sky Sport e rivelando come l’intesa tra le parti sia ancora lontana: “È vero che ho incontrato Fassone e Mirabelli a casa mia, mi è stato detto che l’obiettivo della nuova società è quello di riportare il Milan, in cinque anni, fra i top club del mondo, ma la mia storia di uomo e di calciatore del Milan mi impone di capire fino in fondo le idee della nuova proprietà, i loro progetti e come pensano di agire. Ho bisogno di sentirmelo dire direttamente da loro per un motivo di coerenza: se ci devo mettere la faccia, il cuore e la passione, perché so come sono fatto, lavorerei 24 ore su 24, 365 giorni all’anno per la causa, lo voglio fare per un progetto realmente serio. Sono pronto a stravolgere la mia vita, non sono io ad avere cercato il Milan, ma sono stati loro ad avere cercato me, quindi ritengo giusto che io possa parlare con la nuova proprietà prima di prendere una decisione definitiva. È una questione di principio e di giustizia”.
Maldini tiene poi a sgombrare il campo dalle voci relative a presunte richieste “esose” al club: “Si è detto di una mia richiesta elevata a livello economico, ma non ho fatto alcuna richiesta in tal senso, come non ho dettato alcuna condizione: semplicemente ho fatto presente che se mi dovesse essere affidata l’area tecnica, sarebbe giusto che io possa prendere delle decisioni, ed eventualmente sbagliare, in autonomia, questo non vuol dire by-passare il ruolo di Fassone. Se alla fine dovessi far parte della nuova società, vorrei che i contatti con la proprietà, ovviamente condivisi con Fassone, siano continui e costruttivi, non servirebbe sentirci solo una volta ogni tanto. Chiedo rispetto, un rispetto che penso di meritarmi”.
Maldini si è ritirato nel 2009 ma in questi sette anni è sempre rimasto ai margini della sua ex squadra. Il suo eventuale ritorno rientrerebbe in un’ottica ben precisa: quella di ridare un ruolo di rilievo ad una delle storiche bandiere rossonere.