Maurizio Sarri e il Napoli sono stati a un passo dalla rottura. Lo sfogo del patron Aurelio De Laurentiis dopo la sconfitta in Champions contro il Real Madrid ha radici più profonde, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport.
Tutto risale al dopo partita della sfida al San Paolo contro il Palermo di alcune settimane fa, terminata con un deludente 1-1 che avrebbe fatto infuriare il presidente. De Laurentiis dopo urla e insulti avrebbe sfogato la sua rabbia contro il tecnico, considerato colpevole di aver sbagliato formazione, e per tutta risposta Sarri avrebbe minacciato: “Me ne vado“. Con lui anche il direttore sportivo Giuntoli.
La vicenda è poi rientrata ma i malumori sono riaffiorati dopo il ko del Bernabeu, dove il patron dei partenopei si è lasciato andare: “Credo che questa sera l’unico che ha avuto ‘cazzimma’ è stato Insigne, gli altri proprio non c’erano, sono spariti dal campo. Evidentemente si pretende troppo da chi è stato spostato in un ruolo non suo. Si cerca di difendere troppo le proprie posizioni, quando l’unica che conta è quella del Napoli. I tifosi non sono stupidi, capiscono che certe sconfitte possono arrivare per testare i nuovi acquisti. Io ho investito dei soldi su alcuni calciatori e non saprò se ho fatto bene perché non giocano”.
Una situazione tesa che potrebbe portare all’addio del tecnico a fine stagione, anche se Sarri è legato da un contratto fino al 2020, che comporterebbe una penale da 2 milioni in caso di rescissione unilaterale.