La Rai ha mandato in onda l’intervista integrale a Francesco Totti, dopo l’anticipazione al Tg1 che ha fatto tanto discutere e provocato la reazione piccata di Luciano Spalletti, che ha escluso il capitano giallorosso in occasione della partita contro il Palermo.
“Ho la fortuna di avere ancora la passione, arrivo per primo e vado via per ultimo. Quando c’è questo e la voglia e l’umiltà di giocare vuol dire che posso continuare. Nessuno può dirmi di smettere. Ognuno ha la libertà di dire quello che vuole. So cosa posso dare ancora. A giugno, come detto, valuterò cosa fare”.
“Per un giocatore come me dispiace stare in panchina ma l’ho messo in preventivo. Mi sono messo a disposizione del mister, sono pronto per giocare. Ho recuperato da un brutto infortunio, se non gioco è una scelta tecnica. Io non sto qua a dire voglio giocare perché non l’ho mai detto. Ha ragione Zeman quando dice che bisognerebbe gestire meglio Totti? Sarebbe un bene per tutti, avere un po’ di rispetto per quello che ho dato a questa società e a questa maglia, ho sempre messo la faccia davanti a tutti”.
Il contratto in scadenza: “Ci metteremo a tavolino, lui dirà la sua, io dirò la mia sperando che tutti escano contenti. Cosa mi aspetto? Correttezza. Mi scade il contratto a giugno e valuterò qualsiasi cosa dovesse uscire perché così non riesco a starci e mi dispiace, sto male io e stanno male le persone attorno”.
“Spalletti? Speravo, diciamo, che tante cose lette sui giornali me le avesse dette in faccia”.
Il futuro è ancora in campo, con o senza Roma: “Mi sento ancora un calciatore. Nel mio futuro posso fare l’allenatore, il secondo, tante altre cose. Il mio sogno è sempre stato quello di restare alla Roma. Però se le strade non si uniscono vedremo cosa accadrà. Rispetto la scelta di Spalletti di non farmi giocare. Pochi giorni fa una ragazza mi ha chiesto se potessi rispondere alle sue domande, io gli ho risposto dicendole: “Chi ci parla mai con me?”. Era solo una battuta”.