Dopo le vittorie di misura di Bayern e Barcellona nei primi due quarti di finale, non si arresta la scarica di gol, emozioni e sorprese. La Champions entra nel vivo, ma per una delle favorite la corsa verso Milano si è fatta in salita.
PARIS SAINT GERMAIN-MANCHESTER CITY 2-2
38′ De Bruyne (M); 41’ Ibrahimovic (P); 60’ Rabiot (P); 72′ Fernandinho (M)
Il verdetto del ballo delle debuttanti è rinviato al ritorno in programma tra 6 giorni. Francesi e inglesi cercano il primo, storico pass per le semifinali, traguardo che meriterebbero per la qualità del proprio parco attaccanti, ma non certo per le rispettive difese.
Il pareggio del Parco dei Principi è infatti la sagra dell’errore, in ogni parte del campo. Gara emozionante, comunque e equilibrata, pur segnata dall’errore dell’arbitro Mazic, che in avvio sorvola su un fallo da rigore, con espulsione, di Mangala su Matuidi. Il mattatore del primo tempo è Zlatan Ibrahimovic, che al 13’ si fa parare da Hart un calcio di rigore concesso per fallo di Otamendi su David Luiz e 10’ dopo fa anche peggio, calciando alle stelle su servizio di Thiago Motta. Il City ringrazia e passa al 39’, in contropiede con De Bruyne, ma 4’ dopo Hart e Fernando la fanno grossa: il centrocampista non si avvede di un passaggio avventato del portiere, Ibra s’avventa e insacca.
Nella ripresa ritmi sempre alti e ancora errori in serie. Meglio il City per organizzazione di gioco, eppure a passare è il Psg con Rabiot, lesto nel tap in al 20’ su respinta di Hart dopo un colpo di testa di Cavani da azione d’angolo. A servire la parità è uno svarione di Aurier, ripescato dopo 2 mesi di oblio per le note frasi su Blanc: assist involontario per Fernandinho che batte Trapp e avvicina la semifinale.
WOLFSBURG-REAL MADRID 2-0
18’ rig. Rodriguez (W); 25’ Arnold (W)
Notte da lupi per i blancos di Zidane, che dimenticano i benefici del Clasico e adesso saranno costretti all’impresa al Bernabeu. I tedeschi non rubano nulla, resistendo al buon approccio del Real, in gol al 2’, ma da fuorigioco, con Ronaldo, ma poi condannati dalla propria leggerezza difensiva. Casemiro al 18’ entra in contatto con Schurrle, ma il rigore che concede l’arbitro Rocchi non c’è: trasforma Rodriguez e 5’ dopo è già 2-0 con uno spettacolare contropiede Draxler (il migliore in campo)-Schurrle-Henrique-Arnold, concluso da quest’ultimo. Il Real non si riprende fino al termine del primo tempo, quando Benzema sbaglia il 2-1 prima di uscire per il solito infortunio muscolare e lasciare spazio a Jesé.
Ripresa su ritmi più blandi, il Madrid non riesce a svoltare e anzi, dopo aver rischiato il 3-0 con Scuhrrle, produce solo un timido forcing quando il Wolfsburg è sopraffatto dalla stanchezza, ma l’unica occasione è di Ronaldo, impreciso su invito del neo-entrato Isco. Zizou è appeso a un filo, ma recrimina anche per un rigore non concesso su Bale.