Ross Brawn in un’intervista a ESPN torna a parlare di Michael Schumacher: “Amava guidare le auto da corsa. Ogni volta che era in una monoposto era felice. Questa cosa credo che lo rendesse imbattibile perché si auto-motivava ogni volta. Penso che lui abbia alzato l’asticella in questo mondo. Inoltre era anche un grande uomo squadra. Quando stava con il team motivava tutti a dare il massimo, così si diventa campioni del mondo per 7 volte”.
Per l’ingegnere britannico ex Benetton, Ferrari e Mercedes, non ci possono essere paragoni tra Lewis Hamilton e Schumacher: “Lewis non ha mai dovuto costruire una squadra. Michael, invece, all’epoca si caricò sulle spalle la Ferrari e pezzo per pezzo la portò alla vittoria. Hamilton, invece, per sua fortuna non ne ha mai avuto bisogno”.
“Lewis ha contribuito molto a portare il team ai livelli in cui è ora, ma non lo si può paragonare al lavoro che fece Michael in Ferrari verso la fine degli anni ’90. Diverso, invece, il discorso per Vettel, che sta cercando di emulare quello che fece Schumacher all’epoca, ma per ora non c’è ancora riuscito. Una cosa è certa, il contributo di Michael per Ferrari fu determinante”.