C’era anche Ivan Capelli all’inaugurazione della mostra fotografica di Ercole Colombo dedicata ad Ayrton Senna e che sarà aperta a Monza fino al 24 luglio.
“Non potevo mancare – ha raccontato -. Già nel 1978 avevo capito che si trattava di un fenomeno, ma il suo valore non si vedeva solamente al volante: Ayrton era speciale nella sua semplicità, ho avuto modo anche di passare un capodanno a casa sua. Con la sua morte è diventato un mito”.
“Se fosse ancora vivo Senna sarebbe sicuramente impegnato nel mondo dell’automobile per migliorarlo e farlo crescere ancora di più – ha aggiunto l’ex ferrarista con Sportal.it -. Ho un grandissimo rimpianto per tre persone che non possono camminare con noi in questo periodo. Insieme ad Ayrton, Michele Alboreto e Michael Schumacher non hanno avuto modo di poter donare esperienza, intelligenza e capacità al movimento motoristico. Manca gente con il loro peso politico ed emozionale, Senna sarebbe stato un punto di riferimento anche a livello politico”.
“Ayrton è diventato immortale dopo quello che è accaduto a Imola, i ragazzi hanno bisogno di identificarsi in certe persone e lui era ‘perfetto’, al 100%: aveva il ‘physique du rôle’, andava forte, era intelligente, aveva le donne ai suoi piedi. C’è una contrapposizione molto forte con alcuni sportivi di oggi ‘viziati’, per non utilizzare altri termini. Ayrton era una persona vera”, ha concluso Capelli.