Martedì mattina nella Club House societaria è andata in scena la presentazione ufficiale del nuovo play della Dinamo Banco di Sardegna Josh Akognon. A fare gli onori di casa il general manager Federico Pasquini.
“Simo contenti di presentare Josh Akognon, è un giocatore di esperienza, sufficientemente maturo per potersi inserire nella nostra realtà e credo che sia la pedina di cui abbiamo bisogno _ ha detto il gm biancoblu – Ha un grande capacità di fare tutto quello gli viene chiesto, io l’ho visto in Summer League e l’anno scorso appena arrivato al Partizan nel derby contro la Stella Rossa e lui lì si era calato immediatamente nel gioco, con tanti giocatori esperti importanti attorno, è arrivato e ha fatto il suo lavoro con estrema naturalezza. E’ un ragazzo che colpisce per le sue capacità e per la sua semplicità, è molto presente, sempre pronto. E noi abbiamo bisogno di questo”.
La parola è poi passata al nuovo arrivato in casa Dinamo: “Sono molto contento di essere qua, il mio desiderio per la seconda parte della stagione era proprio quello di trovare una squadra come questa, che potesse vincere. So cosa è successo l’anno scorso, quando vinci tutto c’è molta pressione. E’ un po’ quello che ho trovato l’anno scorso al Partizan. Sono qui per dare il mio contributo, per alleggerire questa pressione e fare la mia parte perché questa squadra possa ancora vincere”.
In questa squadra c’è stata un assenza di leadership, ti ritieni la persona giusta per prendere questo ruolo?
“Devo fare in modo di guadagnare questo ruolo ogni giorno, negli spogliatoi e in campo e sono sicuro di poterlo fare. Chiaramente ci vorrà del tempo, anche per guadagnarmi la fiducia dei compagni. Ciò che sarà importante sarà l’esempio cercherò di fare quello che ho sempre fatto”.
Ti aspettavi di giocare subito?
“Sapevo di poter giocare, sapevo che avrei giocato solo qualche minuto ma era importante che ci fossi, anche per trovare feeling con le mie gambe e con il resto della squadra, nonostante avessi soltanto un allenamento con il gruppo”.
Cosa pensi di poter dare insieme con giocatori come Logan e Stipcevic?
“E’ evidente che c’è grande pressione su David da parte delle difese avversarie, lui è uno dei giocatori migliori d’Europa. Io dovrò cercare di togliere la pressione su di lui e fare anche qualcosa per lui. Per quanto riguarda Rok, è un grande regista ha un grande personalità come si è visto a Venezia. Ho avuto modo di parlare e confrontarmi con lui e mi ha fatto entrare nello spirito della squadra, ragionando su come gestire al meglio i momenti di luce on e luce off e facendomi capire che questo è il lavoro che spetta a noi play”.