Le parole di Amedeo Della Valle
Amedeo Della Valle, intervistato da Tuttosport, punta alla convocazione per l’Europeo: “Pozzecco. Sì, lo conoscevo personalmente, non lo avevo mai avuto come coach. È originale, ha un sistema diverso da tanti coach europei, porta spesso la palla in post, o dentro per sfruttare le qualità di Gallinari, Melli, anche Fontecchio, con gli esterni che devono farsi trovare pronti per tiare da tre. Pozzecco lascia libertà fuori dal campo, ma è davvero molto esigente in allenamento e in genere in campo. Diverso da quando giocava? Lui stesso dice che non sa se potrebbe starci nel basket di oggi”.
“È un’opportunità grande. C’è la qualificazione mondiale e c’è un Europeo da cominciare in casa. Io non so esattamente come sia la situazione, magari il ct dovrà decidere quanti playmaker e quanti centri portare. Ma io so di dovermi giocare il posto, di dovermi impegnare al massimo. Del resto ancor più in Nazionale non possono esistere egoismi. Qui ogni giocatore ha qualità diverse. Io penso di arrivare da una grande stagione, ma so che ogni volta tutto si azzera.
Capitolo club: “Verso Brescia ho grande riconoscenza. A Ferrari poi devo tutto, è stato lui a volermi la scorsa estate. Si è creato un rapporto speciale. Perciò, volendo sondare il mercato e avendo in quanto italiano un ruolo pesante nella costruzione dell’organico, ho pensato di liberare la società per tempo. Sono un giocatore molto emotivo, ho bisogno di scegliere ciò che mi fa sentire bene, libero. E di non avere rimpianti nei rapporti. Ci tenevo a essere anche corretto, dunque. Però siamo rimasti in contatto e quando si è creata l’opportunità, ancora grazie a Ferrari, ho accettato di corsa”.