Anche Pietro Aradori ha parlato in vista del quarto di finale degli Europei:
“Confermo quanto detto da Beli sul nostro punto di forza – ha detto Pietro Aradori – ovvero la difesa. Non possiamo pensare di andare in campo e fare cento punti. Contro la Serbia dovremo fare un grande lavoro sui lunghi e limitare i loro esterni. Solo con una prestazione di livello dentro l’area potremo avere chances di accedere alla semifinale. Fin qui è stato un ottimo Europeo, abbiamo avuto alti e bassi ma in queste competizioni spesso accade. Ora c’è la Serbia sul nostro cammino: non abbiamo ansie da prestazione, sappiamo che per una parte del gruppo storico questa potrebbe essere l’ultima occasione per il salto di qualità ma non siamo preoccupati. Visto dove siamo arrivati e come, non saremo brocchi in caso di sconfitta e non saremo fenomeni in caso di passaggio del turno. Quel che è certo è che le esperienze precedenti ci aiutano. Del quarto di finale del 2013 ricordo le prestazioni super dei Lavrinovic mentre del quarto del 2015 ho un flash del palleggio arresto e tiro di Kalnietis che di fatto ha indirizzato la partita verso la Lituania. Cosa ci ha dato coach Messina? La sua esperienza e la sua disciplina e noi vogliamo farne tesoro. Al momento devo dire che le cose sono andate per come abbiamo lavorato. I nostri risultati sono il frutto del nostro lavoro sul campo”.