Dopo le due sconfitte di ieri sera, è un mercoledì in chiaroscuro per le italiane in Champions League. Una vera e propria beffa quella subita dalla Sidigas Avellino contro l’Iberostar Tenerife (76-75): decide un gioco da tre punti di White a due secondi dalla sirena, con canestro convalidato per interferenza, poi Ragland non riesce a trovare il canestro della vittoria. Ci sono le giustificate proteste della formazione irpina per quanto avvenuto qualche secondo primo: Bieran commette fallo su Thomas prima che la palla entri in campo, la terna segnala antisportivo, ma dopo torna sulla propria decisione.
Così sono solo due tiri liberi e l’americano fa 1/2, consentendo così alla formazione iberica di avere il pallone sul -2 con 15” da giocare, prima del raccontato finale. La formazione ospite aveva comandato per i primi tre quarti, arrivando anche in doppia cifra di vantaggio, ma la squadra di Sacripanti riesce a rimontare, soprattutto grazie ai 24 punti di Randolph ed ai 23 di Thomas. Il sorpasso arriva in avvio di quarto periodo, con due triple in serie di quest’ultimo e di Green e la Scandone arriva anche a +6, prima del concitato finale. Un ko che però non pregiudica il cammino dei biancoverdi in Champions.
Vittoria molto importante, invece, per l’Umana Venezia sull’Avtodor Saratov (106-91): i lagunari mantengono così l’imbattibilità interna ed il secondo posto nel girone. Il +15 finale è maturato tutto nel periodo finale, dopo che i primi tre quarti avevano visto grandissimo equilibrio, anzi con gli ospiti più spesso avanti nel punteggio. Il 7-0 firmato interamente da Filloy in avvio di quarto periodo indirizza la partita, poi ci sono la tripla di Peric e le folate di Ejim per staccare definitivamente i russi e dare il successo agli orogranata. Cinque uomini in doppia cifra, nonostante l’assenza di Tonut.