In uno dei mezzogiorni di basket più belli della stagione, Avellino continua la sua incredibile striscia di vittorie, avendo la meglio per 84-76 su una Pistoia davvero encomiabile e che ha buttato il cuore oltre l’ostacolo per 40 minuti.
La Sidigas Avellino è la squadra più in forma del campionato e dopo la vittoria di Milano il morale è altissimo, mentre Pistoia ha diversi acciacchi fisici nei componenti chiave. L’inizio di partita ne risente con pochi canestri.
Il più in palla per gli ospiti è Blackshear, nonostante fosse in dubbio la sua presenza, ma a metà del primo quarto l’equilibrio è pressoche totale.
Avellino mostra qualcosa in più nello scontro tra le panchine con Ragland e Buva che entrano subito in ritmo. Quando Veikalas si mette al lavoro da lontano, gli irpini provano la prima fuga costringendo Esposito al timeout con 6.27’ da giocare e sul 29-21 per la Sidigas. Quattro punti di Buva portano Avellino a +12, ma non è una giornata fortunata perché prima il collegamento di Sky arriva a metà primo quarto e poi nel secondo si spengono le luci del Pala DelMauro.
Dal break forzato ne esce meglio Pistoia che argina la furia biancoverde e prova a ritornare in partita con il 6-0 di parziale, ma Avellino non s’impressiona e con una splendida circolazione di palla rimette le cose a posto con le triple di Nunnally e Green che siglano il +13, prima del buzzer beater da lontano di Mastellari.
Green apre il secondo tempo con una tripla, ma Pistoia non accetta di mollare nonostante le difficoltà e grazie a Blackshear si tiene in scia. Il distacco si aggira sempre intorno alle dieci lunghezze e sul tecnico a un nervoso Nunnally cambia l’inerzia del match con la GTG che torna a -8, forza la palla persa e obbliga Sacripanti a fermare il match per sistemare le idee dei suoi e raffreddare i bollenti spiriti. Il timeout fornisce gli effetti sperati e Avellino torna a +13 con la tripla di Ragland, ma il cuore e la qualità di Pistoia non abbandona la partita. All’ultima pausa c’è ancora una (bella) partita con Avellino avanti di nove lunghezze.
Il quarto periodo è l’esatta fotocopia del terzo con Ragland e Veikalas che s’inventano triple, mentre Kirk e Moore rispondono per tenere lì i toscani. Antonutti lotta e segna la tripla del -8 con tre minuti da giocare tenendo viva la fiammella della speranza. L’emblema del finale sono i due appoggi facili sbagliati da Antonutti (per il potenziale -4) e da Blackshear a causa delle gambe pesanti. I toscani spendono davvero tutto, ma a un minuto dalla fine rinunciano a rimontare e provano a difendere la differenza canestri, ma Avellino vince e ribalta il confronto dell’andata.
In collaborazione con basketissimo.com