Grande esordio per la Grissin Bon che schianta la Sidigas in gara 1 della prima semifinale scudetto. Reggio Emilia soffre nel primo tempo, ma alla lunga le maggiori rotazioni ed una grande difesa del jolly Silins su Nunnally azzerano le energie di Avellino che deve inchinarsi agli emiliani. L’MVP è Achille Polonara (doppia doppia da 18+12), ben coadiuvato da un Lavrinovic (13) in netta ascesa. Per gli irpini Ragland (16) e Nunnally (13) i migliori. La nota negativa per i padroni di casa è un infortunio alla caviglia (da valutare) per Veremeenko, che preoccupa lo staff biancorosso.
Biglietti polverizzati e coreografia da urlo in un PalaBigi con l’atmosfera delle grandi occasioni pronto ad ospitare la palla a due della prima semifinale scudetto. Le squadre si presentano al gran completo, tirate a lucido per incrociare le armi dopo aver tirato il fiato per una settimana grazie ai cappotti rifilati alle rivali nel primo turno. Reggio sembra aver quadrato il cerchio con l’ultimo innesto in regia, mentre Avellino è lanciatissima e arriva in terra emiliana dopo avere sciorinato un pazzesco record di 18-2 in campionato da Natale in poi. L’avvio è subito a ritmi alti con Menetti che a sorpresa schiera nello starting five un Silins che prova a disinnescare la bomba ad orologeria Nunnally.
Le squadre sono concentrate e ordinate: imbucano a ripetizione con Reggio che cerca con insistenza Veremeenko (8 punti per lui nel primo tempo) nel pitturato (12-12 al 6’) e Acker risponde per le rime. La Sidigas imbriglia l’attacco reggiano che non ha pazienza e prova il mini allungo con Buva che è un rebus sotto le plance (16-23 al 9’). La Grissin Bon rialza la testa e in avvio di secondo periodo piazza il controbreak di 9-0 mettendo la freccia con Polonara che infila la prima tripla dell’intero match (25-23 al 12’). L’incontro sale ora di livello con le due contendenti che si scambiano colpi a ripetizione come due pugili sul ring (33-32 al 16’). De Nicolao e Aradori con appoggio in reverse provano a sgasare e Reggio va negli spogliatoi con inerzia e un forziere con dentro 5 punti da difendere (41-36 al 20’).
Riaprono le danze e Reggio ripresenta il quintetto senza torri che aveva già pagato buoni dividendi mentre la Sidigas cerca con insistenza la boa Cervi a centro area che però è sistematicamente anticipato. La rasoiata di Polonara fa volare gli emiliani al +9 (48-39 al 24’) e l’azzurro in doppia cifra.
La difesa reggiana è una diga invalicabile ed Aradori è caldissimo con un’altra fiondata che tiene a distanza gli irpini (52-43 al 26’). Gli animi si surriscaldano con un doppio antisportivo all’ala tricolore e all’MVP Nunnally. Il redivivo Lavrinovic predica pallacanestro come solo gli abbecedari di basket lituano insegnano e la tripla di Needham regala il +14 biancorosso con cui si va all’ultimo riposo (63-49 al 20’).
Parte l’ultimo periodo con l’ex Pini che cerca di fare respirare i suoi realizzando 5 punti in un amen, ma Polonara è tarantolato e inchioda in schiacciata il nuovo +11 (67-56 al 23’). Ora è basket champagne quello reggiano con Needham che fa girare al meglio la monoposto di Menetti imbeccando le varie bocche da fuoco biancorosse.
La Reggiana gioca col piglio della grande che sa quello che vuole: ancora Lavrinovic e di nuovo Polonara dalla lunga distanza mettono i puntini sulle i alla maiuscola prestazione di Reggio (77-60 al 37’) che alza le braccia al cielo. 1-0. Venerdì è già tempo di gara 2.