Nel derby d’andata la Juve Caserta aveva compiuto una delle rimonte più sensazionali dell’anno ribaltando il -21 e conquistando una vittoria che aveva mandato in sofferenza una Avellino ben diversa rispetto a quella di quest’oggi. Caserta tenta anche in questo caso una rimonta, parzialmente riuscita ad inizio quarto periodo, ma la partita di rincorsa toglie energie ai padroni di casa per il finale e sulle ali di Ragland, la Sidigas passa 92-87.
L’approccio degli irpini è decisamente di buon livello con Leunen che mette due triple e Ragland che tra assists e realizzazioni manda subito avanti i suoi. Dopo esser stata sotto intorno alla doppia cifra, Caserta tenta la rimonta e riesce nel finale di prima frazione con Jones e Hunt a ricucire lo strappo e chiudere sotto di sei lunghezze il primo quarto, anche se con 26 punti subiti.
Avellino strappa di nuovo in apertura di secondo con Nunnally e Ragland, ma Caserta è lì e se Jones e Hunt arrivano in doppia cifra c’è ancora vita per i bianconeri. Sembra un po’ il gioco del gatto con il topo, perché Avellino una volta rimontata ingrana ancora la quarta e con sei punti di Nunnally sommati ai quattro di Buva scava un solco pesante e va alla pausa sul 51-37.
Prosegue il leit motiv del match e dopo un primo tempo a dir poco complicato dalla distanza per Caserta, arrivano tre triple in serie, due per Jones e una per Siva che riaprono per l’ennesima volta la partita. Avellino è un pò pigra, soffre a rimbalzo la presenza immanente di Hunt, già in doppia cifra a metà terzo quarto, e i punti di dote per la Scandone sono solo quattro. La rimonta casertana è inesorabile e sulla bomba di Siva che chiude il terzo quarto portando addirittura i suoi sul +3, Sacripanti rivive i fantasmi della rimonta.
Il quarto periodo è una girandola di emozioni. Avellino ritrova il bandolo della matassa volando a +7 con Ragland e Leunen, ma prima Jones, poi due bombe di Siva ristabiliscono la parità, anche grazie all’aiuto di un gioco da tre punti di Cinciarini. Green batte l’unico colpo del suo match con la tripla del sorpasso e si arriva negli ultimi tre minuti con un perfetto equilibrio. Il leader in questo mezzogiorno di fuoco, però, è Ragland che mette una tripla da campione che suggella un quarto periodo da 11 punti con grande senso del dramma. I suoi canestri regalano la vittoria ai biancoverdi.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com