Azzurrina, quando il bronzo vale un oro

Ha il luccichio dell’oro questo bronzo di Azzurina, 8 vittore su 9 gare, il miglior record rispetto alle ceche (7-2) che hanno vinto il primo titolo Europeo U16  sulla scia del doppio argento nelle ultime due edizioni perdendo di 13 con le azzurre nella seconda giornata e legittimando l’oro col successo diretto in semifinale. O meglio: la vera finale. Per non parlare della folkloristica squadra del Portogallo che nel palazzetto di Matosinhos stracolmo di tifosi (4500 spettatori,molti  sono rimasti fuori) ha portato a casa un argento incredibile e irripetibile, con 4 sconfitte totali, annientata  nella gara per l’oro dalle concentratissime e talentuose ceke che recuperata nella parte finale del torneo la miglior giocatrice Adela Smutna, assente con le azzurre per un problema al polso, hanno sbrigato con  bravura l’ultima formalità.
Per le vincitrici 18 punti di Teresa Vitulova, solida giocarice che sabato  con la Sipova aveva tolto alle azzurre il giusto diritto alla finale, e 17 della recuperata Smutna, mentre Lorela Cubaj ha avuto l’onore del Quintetto Ideale. Però troppo partigiano, anzi assurdo con la piccola regista portoghese  Ana Ramos MVP nella serata in cui fa 0/9 e segna 3 punti, e la presenza della compagna Beatriz Jordao, la ceka  Vera Sipova, la russa di colore Kamilla Ogun. Diciamo che c’era di meglio, come Sara Madera e l’ungherese Dorka Juhasz.
 La “Maddy è stata  la roccia  azzurra su cui aggrapparsi nei momenti difficili:  forse il suo torto di avere solo 15 anni, una classe da sgrezzare  anche se assomiglia come gioco e fisico n maniera impressionante  a Meneghin alla sua età. La terribile livornese ha  spostato la bilancia dei rimbalzi a favore dell’Italia favorendo la stessa compagna, la dotata Cubaj; gioca in post come un play e nel passaggio è perfetta, lucida, sa ribaltare il gioco sul lato debole. E si procura i liberi e li segna pure, ben  6 su 8 dei totali della squadra!
E’  la vera rivelazione di una squadra-rivelazione che meritava il sospirato oro dopo sei finali perse dai primordi ad oggi, e comunque porta a casa una medaglia che mancava dal 2012, la qualificazione per i mondiali U17  del 2016 in Spagna e un progetto interessantissmo che fa capo al professor Giovanni Lucchesi. A meno che  qualcuno alla Fip –  forse il presidente non è al corrente, giusto ricordarglielo – venga in mente, al momento di mettere le mani nel settore femminile dove sembra che il milanese Fabrizio Frates, 54 anni, 16 panchine cambiate in A (1 Coppa Korac a Cantù e una coppa Italia con Benetton),  stia candidandosi in concorrenza con  Attilio Caja  di togliere  la squadra al coach romano, come avvenne  dopo l’oro della U18 a Poprad con 9 vittorie su 9. Luchesi è una sorta di vispo fraticello per il quale la palestra è come un convento, magari meriterebbe una promozione alla Nazionale maggiore,della quale è già assistente,  almeno per un anno di transizione, giusto per entrare con cautela nelle nuove dinamiche annunciate per il rilancio del  movimento rosazzurro che speriamo coinvolga anche la maggior considerazione per il reclutamento e il lancio delle arbitresse. In questi tre mesi abbiamo visto per Sportal.it quasi 70 gare, e una delle novità sono le sempre più numerose arbitresse intrnazionai: puntigliose, giovani e femminili, capaci di mantenere per 40 minuti lo stesso metro di giudizio, che conoscono il gioco, magari a volte più brave dei colleghi.
L’Italia U16 conquista dunque l’unica medaglia della stagione degli europei giovanili facendo suo il motto alfieriano del “fortissimamente volli” arrivando a + 15 in due occasioni,senza riuscire a fare segnare le spagnole per 8 minuti buoni, fra gli ultimi due minuti e mezzo  del 3° quarto e i primi 6’30 di quello conclusivo, fino allo sfinimento di due squadre dalla difesa asfissiante, come dimostra il  parziale del 3-4 del segmento di gara più incredibile e a suo modo spettacolare, materiale  da Guinness. Comunque il finale delle azzurre è stato scoppiettante, si è capito che la squadra era ben preparata quando  con 3 canestri pesanti di Costanza Verona e Elisa Pinzan ha risposto alla rimontina delle spagnole arrivate a -5 e ristabilito le prprzioni del successo.
  Martina Fassina che segna in ginocchio, alla Dorando Petri è l’immagine calzante di questo successo di una squadra partita senza grande credito e strada facendo acquisito consensi e meriti attraverso i primi sette successi consecutivi, con un calo nervoso e fisico sabato  contro le ceke, due volte vice-campionesse d’Europa e e poi vincitrici in una finale scontata. Le azzurre hanno saputo prontamente recuperare le energie e la lucidità e anche la cattiveria per battere la rappresentante del basket che domina gli europei giovanili, ha vinto 45 medaglie  e anche anche quest’anno ha conquistato due ori nella U20 e U18 e se non vesse perso per un infortunio la miglior giocatrice, Iris Junio, non avrebbe perso di 20 dalle portoghesi.
 La Spagna ha subito da parte delle italiane  lo stesso  trattamento che lei riserva abitualmente alle altre squadre,  intrappolata per 40 minuti dal muro umano delle azzurre. E in un incontro “corpo a corpo” non poteva mancare il titolo di MVP della gara per lo splendido campionato dellafighter  livornese Sara Madera,   giovane Meneghin in short , la migliore in tutto, nei punti, sotto canestro, nei passaggi, nel dare la carica, aprendo squarci all’inizio della gara nella difesa spagnola con tante magroline  senza una giocatrice in grado di contrastare le lunghe italiane  più forti, decise, micidiali nel fare della zona un bunker impenetrabile. E’ principalmente merito suo se l’Italia per 17 volte ha avuto un secondo possesso, se sui 16 rimbalzi difensivi ha portato a casa almeno 10 canestri da sotto, che fanno 20 punti e la differenza rispetto alle bassotte e magroline spagnole che comunque anche nella sconfitta hanno mostrato un delizioso trattamento di palla e una velocità d’esecuzione invidiabile.
  Il break  è stato costruito  con una costante progressione, minuto dopo minuto, allungando la zona e accorciando gli spazi  liberi  per le spagnole, schiacciate verso le linee laterali,   provocando la lunga eclissi del loro attacco spigliato. E quindi hanno dovuto tirare con tensione da fuori e niente contropiede.  Le medaglie, dopo 9 gare in 12 giornil si vincono anche così, con la grinta, il sacrificio, senza guardare alle statistiche.
La bella sorpresa è stata la veneta Fassina che nell’ultima gara di un torneo  non esaltante rispetto ai suoi mezzi, a parte la buona prima gara con le ceke, ha aperto le segnature all’inizio i due tempi,  il segnale che voleva essere protagonista. Ha aiutato anche in regia la Pinzan,  e a parte i canestri iniziali dei due temi ha segnato i canestri decisivi , come il break col 7-0 arrivato dalle sue mani, quando le spagnole erano andate al comando (anche se di poco). Infine,  ben 5 palle recuperate sulle 11 totali, he fanno capire la grinta che ci ha messo questa atleta interessante dotata dal fisico per diventare la prima  small-guard  tiratrice sopra il metro e 80.
Scendono in serie B Inghilterra, Olanda e Belgio, si salva la Slovacchia, salgono in A Bielorussia, ituania e Svezia. Il successo delle ceche ha salvato l’Est, una delusione le campionesse uscenti russe che dopo un buon inizio suonate dall’Italia  hanno perso la bussola, sconfitte nelle finali minori le due uniche slave Serbia e Croazia,  si tratta di un pericoloso campanello d’allarme. Ma anche in Occidente non si ride, Olanda e Belgio  hanno tradito la loro buona tradizione, l’Unfheria ha perso una bua occasione ma sta lavorando bene. La Germania c’è ma non fa progressi, elle square nordiche nessun segnale. La Francia è un’illustre perdente.
Si è accarezzato il sogno del primo oro nella storia del mini-europeo dopo 6 argenti, ma battere la Spagna con un pugno da ko durissimo,  in una gara da medaglia ,dà ugualmente gusto alla vittoria e un significato tecnico. La medaglia mancava dall’argento di Miskolc nel 2012, la storia di questo europeo portoghese con 8 vittorie su 9 gare è  un’impresa più che un risultato, non bisogna sprecarla, queste ragazze hanno davanti  un futuro con nuove vittorie importanti. E  riscatta, assieme alle altre squadre he hanno fatto bene, la U20 col 5° posto e la U18 col 4° , la depressione del movimento emminile, con un campionato negletto, problemi economici, costi troppo alti, niente riav o inentivi.Il Settore Femminile non deve essere una ruota del carro di quello maschile, per prima cosa ci vuole una figura carismatica di collegamento per l’intero Settore Azzurro e certamente Gianni Petrucci non scarterà l’idea di proporre  a Bogdan Tanjevic un incarico orgnizzativo come coordinatore al di sopra degli allenatori che servono più in palestra e potranno diventare conferienzieri dopo aver vinto tanti titoli. Per ora occorrono  giocatori, umiltà, fatti. E un senso della realtà oggi deformata, bipolare, se confrontiamo i guadagni , soprattutto rispetto ai risultati dell’ultimo quadriennio, e i nostri superstaff da NBA  da alberghi di lusso, a cui mancano solo i valletti.
ITALIA-SPAGNA 70-54 (13-11, 22-13, 13-15, 22-15). ITALIA: 13 Pinzan (5/14, 3/8 2r 2a 2re), 0 Vella (0/3 0/1), 11 Fassina (5/5, 1/1 6r 5re 5pe), 6 Cubaj (3/10, 7 ro, 11r, 3st), 14 Madera (5/8, tl 4/5 9r);7 Trucco (3/8 0/1 3r), 0 Iazenic (0/3 0/1), 11 Verona (4/10 3/7), 3 Smorto (1/3 1/2 3r), 1 Del Pero (1/2 tl), 4 Decortes (2/2), ne: De Santis. All. G.Lucchesi. NOTE: Totale tiro  28/56 42%; Tiro 2: 20/45 44%; Tiro 3: 8/21 38,1%; Tiri Liberi 6/8 75%; Rimbalzi 40-30 16 off); Assist 9-12; Perse 18-17; Recuperi 12-11; Stoppate 4-3; Falli 16-15. Punti Quitetto 44-39, Punti panchina 24-15.
Risultati – Gironi Eliminatori. Girone A: ITA- Turchia 64-57, ITA Rep.Ceka  53-40, ITA-Olanda 60-45. Classifica fin: 1. ITA 3/0-, 2. Cze 2/1, 3. Tur 1/2, 4.Olanda 0/4. Girone B, Class.Fin: 1. Russia 3/0, 2.Portogallo 2/1, 3. Slovacchia 1/2, 4. Croazia 0/3. Girone C, Class Fin: 1. Francia 3/0, 2.Germania 2/1, 3.Belgio 1/2, 4. Serbia 0/3. Girone D, Class.Fin: 1. Ungheria 3/0, 2. Spagna 2/1, 3. Lituania 1/2, 4.  Eng 0/3.
SECONDA FASE
GIRONE E – 1.a g: ITA-SVK  75-59 (20 Pinzan, 17 Madera); Cze-Port 70-55; Rus-Tur 70-47. 2ag: Tur-Svk 69-65,ITA-Por 48-42 (10 Pinzan); Rus-Cze 73-61. 3.a g: ITA-Rus 68-56 (13 Cubaj), Cze-Svk 64-58, Por-Tur 80-59.CLASS.FIN: 1. ITALIA 5/0; 2. Russia 4/1; 3. Rep.Ceka 3/2; 4 Portogallo 2/3, 5. Turchia 1/4; 6. Slovacchia 0/5. Eliminate Turchia, Slovacchia.
GIRONE F – 1.a g: Fra-Ltv 53-52; Spa-Ger 74-45; Ung-Bel 83-60 . 2.a g: Ltv-Bel 66-42, Fra-Spa 52-49, Ung-Ger 71-48. 3.a g: Fra-Ung 51-49, Ltv-Ger 64-52; Spa-Bel 60-46. CLASS.FIN:  1. Fra 5/0; 2 Ung 4/1;  3. Spa3/2; 4.  Ltv 2/3; 5. Germ  1/4; 6. Belgio 0/5 . Eliminate Germania, Belgio.
FASE FINALE – Quarti:  ITA-Ltv 71-59 (16 Cubaj; 16 Septe);Cze-Ung 60-56 (Vitolova; 27 Juhasz + 10r); Spa-Rus 70-61 (15 Gonzalez; 19 Ogun + 12r); Por-Fra  62-54 (21 Ramos + 12r; 14 Pouye). Semifinali: Cze-ITA 65-53 (17 Sipova; 14 Madera); Por-Spa 64-44 (19 Silva; 13 Ayuso). Classificazione 5°-8°: Ltv-Ung 71-68, Fra-Rus 61-59.
Finali:  1°-2° Cze-Port 79-55 (19.9, 20.14, 17-14, 23-20; 18 Vitulova +11r, 17 Smutna; 14 Silva, 7 Jordao + 8r, 3 Ramos (0/9; Rimbalzi 46-28). Finale 3°-4°: ITA-Spa 70-54 (14 Madera 9 r, 6 Cubaj + 11r; 12 Ayuso Bagur). Altre finali: 5°-6° LTV-Fra 46-45; 7°-8° Ung-Rus 71-64; 9°-10° Ger-Srb 57-45; 11°-12 Tur-Cro 68-63 (28 Yildizhan); 13-14°  Svk-Bel 57-44; 15°-16° Ola-Eng 57-44.
Le migliori specialiste – Marcatrici: 17,1 Meltem YILDIZHAN (pf, 1,86); Rimbalzi: 13,2 Nyara SABALLY (Germ, c, 13,2); Assist: 4,6 Ana RAMOS (Port, pg, 1,71)
 A cura di ENRICO CAMPANA

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