Le parole di Marco Portannese
Nell’ultimo weekend cestistico fari puntati sugli impegni delle Nazionali, profumo europeo che ha coinvolto anche i Wildcats grazie a Marco Portannese. Il super veterano di Urania è stato protagonista con la rappresentativa elvetica, impegnata nelle gare di qualificazione al tabellone principale di Euro2025, e ci racconta le sue emozioni continentali.
Due partite e due vittorie importanti per la Svizzera, fondamentali per la classifica. Prima la gran battaglia con l’Irlanda (83-72) , poi il netto successo con l’Austria (80-61) , ribaltando oltretutto il meno 16 della gara di andata.
“Era una settimana determinante per poter continuare ad alimentare le speranze di passaggio del turno (le prime dei tre raggruppamenti e la miglior seconda accederanno al tabellone principale di Euro2025). La sfida principale sapevamo che sarebbe stata quella con l’Austria, ma prima abbiamo davvero dovuto faticare contro l’Irlanda che si è rivelata avversario combattivo e tenace. C’era ovviamente grande pressione su di noi visto il meno 16 dell’andata con gli austriaci. Speravamo anche solo di poter vincere e poi di giocarci le nostre chance per un secondo posto nel girone, invece la grande pressione, i cambi difensivi e le ottime letture offensive preparate dal nostro coach ci hanno dato un break che ha messo in difficoltà da subito i nostri avversari” ha detto il giocatore dell’Urania Milano.
“Non è stato facile per me adattarmi subito al ruolo di play che mi era stato assegnato. Quando cambi posizione di gioco, soprattutto in regia, devi fare molti aggiustamenti e, soprattutto mentalmente, pensi prima a come mettere in ritmo i compagni prima ancora che te stesso. C’era bisogno di organizzazione e di gestione della gara e con l’Irlanda mi sono concentrato su questo aspetto. Poi però con l’Austria ho capito che potevo dare anche di più in ambito offensivo, grazie anche all’aiuto dei miei compagni sono riuscito a trovare canestri importanti” ha proseguito il portacolori svizzero.
Infine Portannese ha raccontato le ambizioni della compagine elvetica: “La Svizzera tiene molto a centrare questo risultato, ci prova da molti anni riuscendoci raramente. Nemmeno con il contributo di Capela (centro degli Hawks in NBA) centrammo il traguardo nella scorsa edizione. La squadra elvetica ha un bacino potenziale inferiore a paesi come l’Italia, ma c’è voglia e passione per provare ad entrare nella vetrina europea principale, poter sfidare Spagna, Grecia, Italia e tante altre grandi nazionali sarebbe un traguardo storico per il basket rossocrociato”.