“Vogliamo costringere la Virtus a fare delle grandi partite per batterci”, ha dichiarato il coach della Bertram.
Espugnando il parquet della Reyer Venezia con una gara solida, chiusa sul 60-72, la Bertram Derthona ha vinto la serie contro la compagine veneta assicurandosi un posto nelle semifinali dei Playoff, dove ad attenderla ci sarà la corazzata Virtus Bologna: l’ultima volta che una neopromossa era approdata alle semifinali di Serie A era stato nel 1998 con Reggio Emilia. Al termine della gara il coach dei piemontesi Marco Ramondino non ha nascosto la sua soddisfazione per l’enorme traguardo raggiunto.
“Ringrazio i nostri giocatori, un gruppo di persone di cui siamo molto orgogliosi. Il modo in cui stanno in campo, l’aiuto che si danno e le rinunce che fanno per il bene della squadra va enfatizzato perché siamo in un’era in cui l’individualismo viene esaltato. Invece, avere delle persone che sono disposte a mettere da parte il proprio ego va riconosciuto e apprezzato, quindi da parte mia un grande ringraziamento e ammirazione per i ragazzi. La semifinale è un risultato storico per noi, anche per il calibro e il prestigio di Venezia: vincere tre partite consecutive conducendo quasi sempre nel punteggio dà la misura del grande lavoro fatto dalla nostra squadra”, ha esordito il coach visibilmente emozionato.
“Nel primo tempo abbiamo fatto tanti errori che Venezia non ha punito, mentre nel secondo tempo abbiamo fatto molti meno errori e la panchina ci ha dato un grande contributo. Credo che, come spesso succede nei Playoff, ha vinto chi ha sbagliato meno. A rimbalzo è stato fatto un grande lavoro di miglioramento, specie contro Brooks che aveva dominato in gara 3 e all’inizio della gara di stasera: la distribuzione tra tutti i giocatori nasce dal tagliafuori fatto dai lunghi, che hanno permesso agli esterni di andare a rimbalzo. Più si va avanti nei Playoff e più è difficile elevare il proprio gioco perché la posta in palio è maggiore: vogliamo costringere la Virtus a fare delle grandi partite per batterci”, ha concluso il tecnico.