Kirill Bolshakov, il coach della Pallacanestro Cantù, ha parlato con la Gazzetta dello Sport a poche ore dal derby del Paladesio con l’Olimpia Milano.
“Tutti conoscono il gap che c’è tra noi e loro, è ovvio che si voglia vincere tutte le partite ma dobbiamo essere realisti – ha spiegato l’ucraino -. Sappiamo che lotteremo per 40’, usando una difesa ben organizzata. Penso sia solo una questione di testa, psicologica. In così poco tempo non ho potuto fare grandi cambiamenti a livello di schemi, molti sono gli stessi di Kurtinaitis. Dopo la gara con Milano visto che c’è la pausa avrò tempo di inserire qualche gioco nuovo, adatto a questi ragazzi. Rimas aveva ottime idee ma funzionavano per i giocatori che aveva al Khimki, non quelli che ci sono a Cantù”.
“Mi piacciono calcio e hockey ghiaccio. Sono milanista per via di Shevchenko. Quando c’era lui diciamo che non rispettavo esattamente i limiti di velocità per tornare a casa a vedere le sue partite in tv…”, ha aggiunto Bolshakov.