“Nessun miracolo, la nostra è capacità di programmare”.
Nando Marino, presidente della New Basket Brindisi, e Simone Giofrè, direttore sportivo dei pugliesi, hanno parlato al ‘Corriere dello Sport’ del presente e del futuro del club.
Innanzitutto, Marino non vuole sentir parlare di miracolo: “Qui si parla di sport – dice -. Poi un miracolo è qualcosa che si verifica una volta. Noi da una decina di anni siamo una realtà consolidata. Preferisco che venga riconosciuta la nostra capacità di programmare”.
“Il management è solido e affiatato – aggiunge il presidente dei brindisini -. Va allargato al coach Frank Vitucci, a Tullio Marino, il nostro general manager e a tutte le persone che compongono uno staff di altissimo livello. Senza programmazione non si va da nessuna parte”.
Sul futuro della società: “Abbiamo 104 aziende che ci supportano e finalmente ora partiranno i lavori del nuovo palasport. L’esplosione del Covid aveva bloccato il progetto. Ora ci siamo. Speriamo entro due anni di entrare nella nuova casa che ci aiuterà ad avere maggiori risorse e ad essere ancora più appetibili per gli sponsor. Non facciamo voli pindarici ma proviamo sempre a migliorarci. Quello che nelle ultime stagioni ha fatto Brindisi non è certo casuale. Ci manca la medaglia da appuntarci al petto, la vittoria sfuggita: come nelle due finali di Coppa Italia perse, quando lo striscione dell’arrivo è prossimo”.
Giofré si concentra invece sulla sfida all’Olimpia: “Navighiamo a vista. Non è pretattica, è la verità Abbiamo cambiato tanto, come Milano, ma se vedi i roster ti accorgi che loro hanno tutti giocatori di primissimo livello. Non fanno l’Eurolega per caso e io credo che potranno di nuovo arrivare alle Final Four e magari ottenere un risultato ancora migliore di quello dello scorso anno. Noi dobbiamo mettere nel mirino i playoff“.