Non sono mancate le sorprese nella terza giornata di ritorno del massimo campionato di basket, che si chiuderà con il Monday Night tra Pistoia e Milano.
Segafredo Virtus Bologna – Sidigas Avellino 88-66
Torna alla vittoria la Virtus Bologna, che si riprende dopo gli stop con Milano e Strasburgo in settimana: per la squadra di Sacripanti è la quarta vittoria nelle ultime cinque in campionato. È crisi, invece, per Avellino, che al Paladozza resiste solo per poco più di un quarto: a spezzare l’inerzia del match è un parziale di 19-0 che porta Bologna sul +16, vantaggio mai più ricucito del tutto da una Sidigas che non riuscirà mai a scendere sotto la doppia cifra di svantaggio. Incolore il debutto di Harper (0/6 in 16’).
VL Pesaro – Umana Reyer Venezia 86-89
Scampato pericolo a Pesaro per la Reyer Venezia, che rimonta dal -21 a 17’ dalla fine per portare a casa un successo che consolida il 2° posto in classifica. Alla squadra di Boniciolli non basta quindi una prova tutto cuore nonostante l’assenza di McCree, ben sostituito dal miglior Murray della stagione: Venezia passa grazie alle triple di Bramos e Haynes (9/19 da 3 in due)
Banco di Sardegna Sassari – Happy Casa Brindisi 98-103 (OT)
Quarta vittoria consecutiva (in assoluto e in trasferta) per una Brindisi che resta imbattuta nel girone di ritorno, e lo fa violando il campo di una orgogliosa Sassari. La squadra di Vitucci si aggiudica un match molto equilibrato ma passato quasi sempre a inseguire i sardi, che non sono però mai andati oltre le sette lunghezze di vantaggio. Oltre al solito immenso capitan Banks, a sparigliare le carte è la vena realizzativa di Devondrick Walker (4/5 da 3, 6/7 al tiro complessivo). Ai sardi non basta uno strepitoso Spissu (22 punti, 6 assist e 6 recuperi per 34 di valutazione).
Fiat Torino – Grissin Bon Reggio Emilia 77-58
Grande boccata d’ossigeno per Torino e Galbiati che conquistano, contro Reggio Emilia, il primo successo dopo sei ko consecutivi. È una vittoria che vale doppio in chiave salvezza, visto che porta in dote il 2-0 negli scontri diretti contro i reggiani, che a questo punto vedono la panchina di Cagnardi sempre più in bilico. La Grissin Bon in realtà era partita molto bene, volando subito a +12 (16-4) dopo 6’, ma è un vantaggio illusorio: Torino sorpassa nel secondo quarto con un break di 11-0, ed è partita punto a punto fino alle prime battute dell’ultimo quarto. Gli ospiti infatti passano 7’ senza segnare canestri dal campo, e Torino ne approfitta per piazzare un parziale di 15-3 che chiude il discorso partita.
Germani Brescia – Alma Trieste 77-85
Tonfo clamoroso della Germani Brescia, che al PalaLeonessa affonda contro una Trieste al secondo successo consecutivo: per la squadra di Dalmasson è la vittoria che vale l’aggancio alla zona playoff, e il 2-0 nel confronto diretto può valere tanto per il prosieguo della stagione. A Brescia la partita dura 4’: un parziale giuliano di 13-2 vale il +11, per una Trieste che chiude avanti di 17 il primo quarto e per il resto del match non scenderà quasi mai sotto i 10 punti di vantaggio. Per Brescia prova pessima di Hamilton (0/4 in 15’), non basta la tardiva rimonta finale guidata da Abass.
Acqua San Bernardo Cantù-Vanoli Cremona 82-66
L’Acqua San Bernardo Cantù continua il suo gran momento in campo. Nonostante lo shock dell’addio improvviso di Pashutin ed i possibili altri problemi societari, la squadra brianzola domina il derby con la Vanoli Cremona (82-66), conquista la quinta vittoria nelle ultime sei partite e sogna l’aggancio alla zona playoff, ora distante solamente due punti. La formazione di Brienza domina dall’inizio e resta quasi sempre oltre la doppia cifra di vantaggio, approfittando della giornata pessima al tiro dall’arco degli uomini di Sacchetti e trovando dal trio Jefferson-Gaines-Mitchell le soluzioni in attacco.
“La nostra storia deve continuare, è ora di vendere”, questo il messaggio del pubblico canturino alla proprietà russa, ma sul campo questi problemi non si vedono. Il lungo parte fortissimo e guida Cantù subito all’11-0, mentre agli ospiti serve un libero di Mathiang per sbloccarsi, dopo quasi cinque minuti. Tuttavia la Vanoli non fa canestro e Mitchell firma un ulteriore allungo (21-5 al 7’), prima dell’unico vero ottimo momento degli ospiti, quando Crawford riavvicina i suoi a -7. Ma è un fuoco di paglia, perché anche Gaines e Blakes si iscrivono al match ed i padroni di casa dilagano. Il distacco sale fino a 20 punti, mentre la Vanoli spara a salve dall’arco, ed anche alcuni tentativi ospiti di rientrare sono subito frustrati da nuovi parziali canturini. Però Mathiang sale di tono vicino a canestro nella ripresa, ci sono un paio di buone iniziative di un Ricci poco preciso in serata e la squadra di Sacchetti si rimette abbastanza clamorosamente in partita, tornando a -7 a 3’ dalla sirena finale. Gli ospiti hanno l’occasione di avvicinarsi ancora di più, la sprecano con Mathiang e Diener, e Cantù ne approfitta per mettere la parola fine, ancora con il suo totem e con Udanoh.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com