Il racconto della carriera di Burnell
Burn-(h)ell: dal cognome un gioco di parole che rivela chiaramente il DNA di Jason, nuovo acquisto della Happy Casa Brindisi. Tenacia, voglia di lottare, cuore, determinazione. Un tuttofare, uomo squadra. “La difesa è qualcosa che prendo molto sul serio e personale. Sono un difensore fisico duro. Non ti permetterò mai di ottenere qualcosa di facile, cerco sempre di essere in grado di aiutare i miei compagni di squadra”.
Nato e cresciuto con il basket nel DNA, la pallacanestro non poteva che essere l’ambizione di vita seguendo le orme del padre. Jason frequenta inizialmente la Deland High School, dove registra una media di 22 punti e 10 rimbalzi a partita, poi decide di trasferirsi alla Providence High School di Jacksonville, in Florida, per essere vicino a suo padre.
Il primo vero anno di transizione lo vive alla Georgia Southern University, un momento difficile della sua carriera in cui riesce a trarre preziosi insegnamenti per il futuro.
L’anno successivo prende la coraggiosa decisione di fare qualche passo indietro e accettare la proposta del St.Petersburg College, nella quinta divisione del college. Scelta vincente perché Jason ritrova sè stesso e conduce la squadra alla vittoria della Eastern Florida State College risultando MVP a 20,1 punti 10,9 rimbalzi e 1,4 rimbalzi a partita.
Jason non molla, anzi raddoppia. Le sue prestazioni attraggono nuovamente l’attenzione della Division I e si unisce a Jacksonville State per completare gli ultimi due anni di NCAA. Qui scrive un capitolo fondamentale della propria vita e carriera. Da junior ha una media di 11.2 punti e 6 rimbalzi; da senior sale fino 17 punti, 9.6 rimbalzi e 3 assist a partita.
Epica la battaglia contro Ja Morant (ora stella NBA) in un memorabile match da 22 punti e 11 rimbalzi in semifinale del torneo OVC, quando il play ora ai Memphis Grizzlies realizzò il 32° punto della vittoria a pochi secondi dal termine.
Terminata l’esperienza collegiale si spalancano le porte dell’Europa, dell’Italia. A Cantù nel suo anno da rookie è una delle migliori rivelazioni del campionato a suon di 11.7 punti, 5.2 rimbalzi, 1.5 assist e 1.1 rubate di media prima dell’interruzione forzata.
Il Banco di Sardegna Sassari scegli di investire su di lui per il doppio impegno LBA-Champions League. Al primo anno ha una media di 12 punti col 58% da due, il 37% da tre, 6,6 rimbalzi e 3,4 assist rimanendo in campo per ben 31 minuti a gara. Numeri in doppia cifra confermati anche nell’esperienza europea. La scorsa stagione risulta l’MVP della serie playoff vinta contro Brescia, sempre in doppia cifra nelle quattro sfide che conducono la Dinamo in semifinale.