Sarà tra Cremona e Brindisi. Dopo il successo della squadra di Sacchetti sulla Virtus Bologna, nella seconda semifinale i pugliesi hanno avuto la meglio sulla squadra di Pozzecco.
Il primo quarto è un festival offensivo, con percentuali irreali da ambo le parti, soprattutto nel tiro da tre punti (4/6 per entrambe), anche se nessuna squadra riesce a prevalere sull’altra, con continui botta e risposta, soprattutto con Pierre e Polonara da una parte e la coppia Brown-Moraschini dall’altra. La formazione pugliese si prende il comando della gara nel secondo periodo: un primo piccolo allungo viene respinto da Cooley e Pierre, poi la fuga è più decisa, quando Chappell segna sette punti in fila e firma la doppia cifra di vantaggio (41-51 al 18’).
L’Happy Casa parte forte anche nella ripresa, sfruttando un paio di errori da sotto di Polonara e aggiornando il massimo vantaggio, con la tripla del +16 di Gaffney ed i canestri di Brown, per poi mantenere il distacco, pur con la panchina in campo. Sale l’agonismo vicino ai tabelloni, Sassari prova a restare viva con i rimbalzi in attacco, dimezzando il ritardo con la tripla di Smith (69-76 al 35’) e sperando di replicare quanto accaduto 24 ore fa.
Si scaldano anche gli animi ed arriva un doppio tecnico Pozzecco-Pierre per proteste, con i liberi a tenere Brindisi ad un vantaggio di sicurezza. Smith riavvicina comunque la Dinamo a -5, ma un clamoroso canestro di Chappell da otto metri riporta l’inerzia in casa pugliese. Ci sono altri brividi, per banali errori sulla rimessa, ma l’errore di Smith da quasi centrocampo vale la storica finale.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com