Non c’è pace in casa Siena Basket. Riemersa dal fallimento della Mens Sana Basket che resta al vaglio della Procura di Siena per i fatti riguardanti l’inchiesta Time Out con una serie di fascicoli, la nuova società biancoverde ripartita l’anno scorso dalla B grazie all’aiuto della FIP e promossa in A-2, ha rassegnato in blocco le sue dimissioni dopo la vittoria casalinga di domenica con Trapani che le ha dato il 3° posto, confermandoli in piena corsa per la promozione in A-1.
Le voci di possibili difficoltà economiche a partire da fine febbraio, una volta esaurito il budget che non è stato rimpinguato da finanziamenti attesi dalle istituzioni e senza nuovi sponsor, ha trovato conferma con un comunicato nel quale la Mens Sana 1871, nelle persone del presidente Lorenzo Marruganti, e dei consiglieri Francesco Panichi, Stefano Inturrisi e Duccio Carapelli, hanno rassegnato le proprie dimissioni dalle relative cariche.
Si precisa che la sofferta decisione è motivata dall’impossibilità di proseguire il mandato, assolto per puro spirito di servizio ed attaccamento ai colori della Mens Sana, in assenza delle risorse economiche e finanziarie necessarie ad una corretta e proficua gestione della società.
«Fino a quando le risorse a disposizione lo hanno permesso, sono stati allestiti uno staff efficiente ed una squadra di ottimo livello sportivo che oggi risiede stabilmente ai vertici della classifica del campionato di A2», questo il motivo della resa che forse è più un gesto dimostrativo forte. Questa crisi-bis è tanto impensabile, perché stupisce che un club con tanta storia nell’evoluzione dello sport civile e sociale si sia presentato al via senza avere garanzie, portando a Siena un allenatore di nome e molti giocatori. Raccontano che nei giorni scorsi emissari senesi fossero ad Arezzo per tentare di tesserare alcuni giovani interessanti della società locale.
L’attuale Consiglio di Amministrazione proseguirà nella gestione ordinaria fino a quando l’assemblea dei soci non nominerà i loro sostituti: Marruganti mantiene la carica di Direttore Sportivo.
Anche questa è una stranezza, il presidente si dimette mantiene le funzioni di direttore sportivo, quindi è pensabile che ci sia il fondo cassa per arrivare a fine stagione che termina a metà aprile. Se a Siena nessuno si metterà le mani in tasca, i playoff sono in pericolo.
Questo nuovo terremoto senese getta inquietudine sulla A2 che quest’anno è stata rivoluzionata con 32 squadre suddivise in due gironi e che fino ad oggi aveva tenuto nonostante voci di vari focolai di crisi economiche. Basket Recanati venderebbe il diritto, mentre a Napoli sarebbero rientrati nelle ultime ore gli allarmi ritiro e il presidente avrebbe trovato dei partner per arrivare a fine stagione.
Di queste vicende stato informato dal presidente Petrucci che si trovava oggi a Monaco assieme al presidente di Lega per il meeting riguardante i dettagli del varo dell’Europe Champions da parte della FIBA in concorrenza con l’Euroleage, che fa prevedere scenari di guerra pericolosi disorientando i club che devono scegliere da che parte stare. Con un diktat la FIP ha fatto intendere che con la copertura del CONI, chi va con l’Uleb e non con la FIBA viene squalificato. Ad eccezione dell’Armani che rimane nell’Euroleague fino al termine della scadenza della licenza per non incorrere in penali e vicende legali.
A cura di Enrico Campana