Lunghissima trasferta per la FoxTown che affronterà mercoledì alle ore 19.10 (le 13.10 italiane) la formazione russa del BC Enisey Krasnoyarsk Region nella prima gara di ritorno dei Round 32 di Fiba Europe Cup. I biancoblù sono partiti nel primo pomeriggio alla volta della Siberia che dovrebbero raggiungere alle ore 4.45 di notte (10.45 di sera in Italia) dopo un viaggio aereo di quasi dieci ore, considerato anche l’obbligatorio scalo a San Pietroburgo.
L’Enisey di coach Oleg Okulov si trova al momento in terza posizione nel gruppo R dei Round 32, alle spalle proprio della Pallacanestro Cantù, con una vittoria e due sconfitte. I russi, che nelle prime due giornate hanno perso sia alla Mapooro Arena sia in casa contro l’Elan Chalon, hanno superato mercoledì scorso a Krasnoyarsk gli estoni del Tartu Rock per 87 a 68 grazie all’ottima prestazione dell’esterno statunitense David Kennedy, che ha segnato 19 punti e ha conquistato 10 rimbalzi.
I siberiani stanno attraversando un momento particolarmente complicato in VTB League visto che sono stati sconfitti nelle ultime sei partite disputate e sono precipitati al tredicesimo posto in classifica con 5 partite vinte e 11 perse. Domenica l’Enisey si è arresa nettamente in trasferta allo Zenit San Pietroburgo per 81 a 64 nonostante i 18 punti del solito David Kennedy e i 12 del playmaker americano Tony Taylor.
“Conosco bene l’Enisey e so che è una squadra di buon livello, con un roster profondo e alcuni giocatori veramente interessanti come Ohlbrecht, Zakharov e Kennedy, che è il leader offensivo della compagine russa. Dobbiamo inoltre tenere conto del fatto che preparare questa gara è stato più complicato del solito dato il lungo viaggio e le differenze nel fuso orario. Ciò nonostante la nostra volontà è quella di riscattare immediatamente la sconfitta di Chalon. Una vittoria infatti ci permetterebbe di fare un passo in avanti fondamentale in ottica della qualificazione visto anche che giocheremo in casa le ultime due sfide del girone”, commenta il coach della FoxTown, Sergey Bazarevich.
