Fatta eccezione per un finale che è assurdo per cosa sia successo, una brutta gara tra Caserta e Venezia arride sul rush finale alla Reyer, che rimedia con un super terzo quarto ad una partenza ad handicap, recuperando ben 17 lunghezze di vantaggio. Rabbia a fine gara per il presidente Iavazzi, fischi dalle tribune, tra l’altro oggi vuote, per una Juve che perde la sesta gara consecutiva e si avvicina pericolosamente alla zona calda. Finisce 58-61. Ai bianconeri non basta la doppia doppia di Watt da 17 punti e 11 rimbalzi, né la partita di sacrificio (giocando da play per lo più) di Bostic (12 punti e 9 rimbalzi). Entrambi hanno sulle spalle il finale con sconfitta, col pivot che sbaglia qualche libero di troppo, mentre la guardia ex Pistons perde la palla decisiva che regala il successo ai lagunari. Male Cinciarini e Berisha, decisivi in negativo, solo primo tempo notabile per Putney (8+7) mentre tra i meno peggio Gaddefors, che chiude con 5 punti e 9 rimbalzi con la solita abnegazione difensiva che quasi faceva l’impresa. Nella confusione generale degli uomini di De Raffaele, solo Peric e McGee vanno in doppia cifra, ma è l’ex Cremona a incidere, aggiungendo 5 rimbalzi e 5 assist ad una gara ben disputata. Bramos ne mette 9 nel finale facendosi trovare pronto, percentuali ondivaghe per gli altri, con Haynes sempre al centro delle attenzioni nel bene e nel male.
Sarà il fuso orario, saranno le teste ingombre, chi per problemi extra basket, chi per la Champions, ma quella tra Caserta e Venezia si rivela una partita dominata da palle perse ed errori da ambo i lati. È una lotta selvaggia in cui, dopo lo 0-5 iniziale targato Stone e Ortner, Caserta mette in pista grazie ad un Watt produttivo dal post basso, ma ancor di più grazie ad un Putney agile in difesa e iperattivo in attacco. Dopo tanta astinenza, è Haynes, uscito dalla panchina a scuotere la Reyer dopo tempo immemore, ma il bonus prematuramente speso regala a Watt i liberi del +11 bianconero. Solo la tripla di Ejim rende meno amaro il passivo alla prima sirena: 21-13.
Non cambia il canovaccio né la qualità della pallacanestro offerta: Haynes riavvicina i suoi con la seconda tripla di giornata, ma Caserta, seppur ancora con giocate estemporanee, riesce a tenere il naso avanti, rimpinguando il bottino con le due triple di Bostic e l’energia di Giuri e Diawara per il +14 (31-17). Dopo una miriade di palle perse la Reyer si sblocca prima grazie alla lunetta con Peric e McGee, poi con Viggiano ed il suo tap in offensivo che scrive uno 0-6 importante per gli uomini di De Raffaele. La tabellata di Giuri scrive 33-23 all’intervallo.
Quattro punti di Watt e una tripla di Giuri aprono la ripresa, costringendo De Raffaele subito al timeout con i suoi sotto di 17 lunghezze. Ci pensa Bramos a spezzare il parziale bianconero con la tripla aggiustando i piedi, che sblocca mentalmente i lagunari. Mcgee mette una bomba dal parcheggio, Ejim chiude il contropiede dopo l’ennesima persa della Juve, ed è Dell’Agnello a dover chiamare timoeut sul 41-31. Ortner colpisce più volte dal pick and roll, Haynes va con la magata che riapre la gara al 27’. Caserta ci capisce ben poco contro la gran difesa orogranata, alcune volte non riuscendo neanche a superare la metà campo, e quando Bramos spara la tripla, il parziale di 1-17 è bello che servito per il -1 ospite. Gaddefors segna una tripla che è puro ossigeno per i suoi, ma Filloy risponde con egual moneta, con ritmi di gara vertiginosi. Venezia mette la freccia con Ejim e Ress ben imbeccati da McGee, per il 44-47 che chiude il terzo periodo.
Gara che perde di nuovo di colpi: tripla di talento di Bostic per il pareggio, poco altro nei primi 4’ di gioco, se non i 4 falli per Peric. Filloy rompe l’equilibrio dalla lunetta con un 2/2, Bostic dalla lunga distanza mette i suoi col naso avanti prendendosi la squadra sulle spalle. Speso prematuramente il bonus, una Reyer sterile offensivamente concede qualcosa all’avversario: Gaddefors dalla linea firma il +3, ma è questione di pochi secondi e McGee pareggia nuovamente la situazione. Nel momento caldo è Watt a guidare Caserta, con 5 punti pesanti che sembrano indirizzare il match. Le due perse in fila di Peric segnano il passo, le difese di Watt, Bostic e Gaddefors valgono lo sforzo, ma l’1/2 di Watt dalla lunetta non chiude i giochi. Bramos dall’angolo firma il -1 e di qui il patatrac. Bostic, che ha giocato da play fuori ruolo tutta la gara, perde una palla sanguinosa, fermando con un fallo, giudicato antisportivo, Peric. Il capitano Reyer fa 2/2 per il sorpasso, ma sulla rimessa Haynes spinge Giuri e per l’arbitro è fallo. Dalla rimessa tanta frenesia per la Juve, Berisha perde una palla mal gestita e McGee fa il 2/2 che vale la vittoria: 58-61 finale.