
Scopri come Dan Peterson spinge l'Olimpia Milano verso la conquista dell'Eurolega con la sua esperienza e passione.
Dan Peterson è tornato a parlare in radio a Tutti Convocati: “Mi dispiace per l’uscita della Virtus dall’Eurolega perché sono tifoso, se così possiamo dire, del basket italiano, soprattutto dell’Olimpia. È chiaro, Carlo, che questi tempi sono molto diversi dai miei».
“Ai miei tempi, per arrivare in finale, dovevo pensare a tre o quattro grandi avversarie: Real Madrid, CSKA Mosca, Zalgiris, e una squadra jugoslava. Non c’erano ancora le potenze greche come oggi l’Olympiacos, il Panathinaikos, né quelle turche come Efes e Fenerbahce. E neppure le francesi, come Monaco o Parigi. Oggi la Spagna ha molte squadre di alto livello: non solo Real Madrid e Barcellona, ma anche Baskonia, Valencia… La concorrenza è molto più fitta, il livello più alto. Oggi è tutto più difficile, anche numericamente”.
“Milano ha le sue possibilità. Mentre parliamo, la squadra ha 15 vittorie e 14 sconfitte, mancano poche partite. Devono vincere almeno una delle prossime quattro per arrivare a 17, che può essere la quota per accedere ai play-in. Se riescono ad arrivarci, avranno le loro chance”.
“Niente è facile, niente è scontato. Come ha detto Messina, e come hai detto anche tu e Zapelloni, serve anche un po’ di fortuna. Noi l’abbiamo avuta nell’anno in cui abbiamo vinto tutto. Non voglio dire “fortuna”, è una parola sbagliata. Dico che qualcosa deve girarti a favore. E tu devi anche causarla, devi creartela. Ma deve arrivare. E Milano ha bisogno anche di questo”.