Giacomo Devecchi rimanda tutto a febbraio, quando si giocherà la Final Eight di Coppa Italia. In quasi un mese molte situazioni possono cambiare, evidenzia con Sportal.it il capitano della Dinamo Sassari.
Due vittorie nelle ultime tre edizioni di Coppa Italia: possiamo definirla una “straordinaria normalità” avervi qui?
“Sì, quest’anno fino all’ultima giornata eravamo in bilico perché ci siamo giocati tutto sul filo con Caserta: l’abbiamo sudata nel vero senso della parola. E’ un piacere per noi esserci arrivati, è importante rimanere sempre tra le prime della classe partecipando a queste manifestazioni di alto livello uscendo cosi da un momento di flessione, tra novembre e dicembre”
Non volete certo arrivare da spettatori a queste Final Eight
“Adesso siamo in una buona striscia, ma bisognerà vedere tra un mese a che punto saremo. Se arriveremo pronti sia mentalmente che fisicamente potremo toglierci qualche soddisfazione”.
Per arrivare fino in fondo bisogna partire dalla sfida contro Avellino: come la vedi?
“Una squadra importante. In campionato abbiamo avuto una sfida equilibrata, l’abbiamo affrontata nel precampionato un paio di volte direi che ci consociamo molto bene. Sarà divertente e, ripeto, chi arriverà più lanciato e con più voglia di dimostrare qualcosa avrà la meglio senz’altro”.
Un ricordo in particolare per te della Coppa Italia?
“E’ il primo trofeo importante che ho alzato come giocatore, quindi dico sicuramente la Coppa Italia di tre anni fa. Arrivavamo da sfavoriti, in un periodo no ma siamo riusciti a fare delle ottime partite arrivando in finale a battere Milano, che era senz’altro la favorita, quindi sicuramente questo il ricordo più bello”.
