Il coach della Virtus Bologna Sasha Djordjevic tuona dopo la vittoria sofferta contro l’Ulm: “E’ importante la vittoria ma noi l’abbiamo presa sottogamba, siamo stati ridicoli, la disciplina fanatica nel gioco non c’è stata. Bisogna ricominciare a giocare la pallacanestro. Abbiamo giocato due tempi diversi che non capisco, non capisco davvero. Non siamo “quitters” e non molliamo, ma non potevamo sottovalutarla così e giocarla in questa maniera con due tempi completamente diversi e un intervallo in spogliatoio proprio bello, bellissimo per odiare l’allenatore. Bisogna calmarsi tutti quanti”.
“Non bisogna volare, non abbiamo fatto niente, è troppo presto. Chiedo anche a voi, niente autografi o interviste dobbiamo mettere il culo per terra. E’ troppo presto, non abbiamo fatto niente ripeto. Energia e aggressività devono esserci sempre, invece qui al Paladozza sembra che non tocchiamo la terra con i piedi. La pallacanestro deve essere semplice. Poi arriveranno gli ultimi tiri ma non sono quelli a cui appoggiarsi, ci serve qualcosa di più concreto”.
“Grande pubblico ma dobbiamo giocare 40 minuti a pallacanestro altrimenti ci saranno sempre i mugugni, sempre. Lo ripeto non abbiamo ancora fatto nulla, sarà anche colpa mia, non lo so. Non si gioca a pallacanestro senza fisicità e contatti in difesa, il nostro merito non può essere solo la qualità dei singoli. No. Dobbiamo rientrare nel sistema è questo sarà il mio compito nei prossimi giorni. Non abbiamo tempo di lavorare con tutte queste partite ed é uno svantaggio. Il corpo di un giocatore ha bisogno di entrare negli automatismi e se noi non abbiamo tempo questo manca, ma é così e dobbiamo capire come fare. Bisogna cambiare velocemente”, sono le parole riportate da bolognabasket.org.